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Pio e Amedeo hanno mancato il punto

Il loro monologo sul “politicamente corretto”, che non è piaciuto a molti telespettatori, potrebbe essersi meritato tutte le critiche ricevute.

di Redazione di Rumors.it | 1 Maggio 2021
Foto: Ufficio stampa Mediaset

Pio e Amedeo, al secolo Pio D’Antini e Amedeo Grieco, sono un duo comico foggiano. Dalle Iene a Emigratis passando per il grande schermo, le loro gag sono da sempre caratterizzate da una comicità bruciante e caustica, irruenta e spesso volutamente difficile da guardare per chiunque soffra di imbarazzo di seconda mano. I loro sketch più conosciuti, dopotutto, sono quelli in cui, nei panni di due “emigrati” foggiani, importunano vip e celebrità allo scopo di scroccare il più possibile.

Insomma, o li si ama o li si odia. E pare proprio che la maggioranza li ami, visto che a loro è stato affidato il venerdì sera di Canale 5. Per tre attesissimi appuntamenti, infatti, è andato in onda Felicissima Sera, il loro show. Tra interventi irriverenti e battute che hanno causato scalpore, Felicissima Sera ha totalizzato ascolti altissimi, e l’operazione è stata definita: “Intelligente, innovativa e originale”.

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Foto: Chiara Mirelli

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Il terzo e ultimo appuntamento è finito col botto. E non in senso del tutto positivo. Nelle anticipazioni del gran finale, infatti, Pio e Amedeo avevano dichiarato: “Elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite, perché la cattiveria non è nella lingua, è nelle intenzioni“. Questa premessa non era piaciuta a moltissime persone, che si sono riversate sui social a esprimere le loro perplessità. L’effettivo monologo, poi, le ha confermate tutte o quasi.

In un paese in cui il DDL Zan è ancora ferocemente dibattuto e osteggiato, in un paese in cui le aggressioni omofobe e razziste sono all’ordine del giorno, anche in tv, in un paese in cui l’immigrazione è un tema talmente caldo da essere al centro di più di una campagna elettorale, semplicemente, le parole di Pio e Amedeo sono risultate al meglio superficiali e facilone, al peggio pericolose.

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I due uomini di spettacolo, che si sono vantati – in una sorta di autoproclamato atto di coraggio contro la dittatura del politicamente corretto – di avere ancora la tempra di dire parole che sempre di più stanno scomparendo dal nostro linguaggio hanno poi concluso dicendo: “Bisogna poter scherzare su tutto” e “Di fronte all’ignoranza, la cosa più disarmante è una bella risata”.

Pio e Amedeo Felicissima Sera: l’ultima puntata ha mancato il punto

E, se l’appello alla risata contro l’ignoranza potrebbe essere stato fatto in buona fede, ciò non toglie che semplifica e sminuisce i veri problemi che le minoranze affrontano e il fatto che la discriminazione sta anche nel linguaggio, e va eradicata anche a partire da esso. L’impressione comune – soprattutto in posti virtuali in cui questo tipo di dibattito ribolle giornalmente, come ad esempio Twitter – è che Pio e Amedeo abbiano finito, forse non volutamente, per legittimare cose che non andrebbero legittimate da un punto di vista, come se non bastasse, del tutto estraneo alle vicende, non essendo loro facenti parte delle comunità a cui hanno fatto menzione. Quale presunta dittatura del politicamente corretto lo permetterebbe?

Priscilla Lucifora