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I Nirvana vincono la causa: il bambino della copertina di “Nevermind” farà ricorso?

Un giudice in California ha archiviato il caso questo lunedì, ma gli avvocati del querelante Spencer Elden hanno tempo fino al 13 gennaio per fare ricorso: ci sarà una contromossa?

di Redazione Rumors.it | 5 Gennaio 2022
Foto: YouTube

Quasi quattro mesi dopo l’inizio della vicenda, la causa intentata da Spencer Elden ai danni dei Nirvana e degli eredi, è stata rifiutata. La sentenza è arrivata lo scorso lunedì 3 gennaio dal California District Court, dove il giudice Fernando M. Olguin ha archiviato il caso “con permesso di rettifica”. Gli avvocati di Elden hanno mancato la scadenza per fare ricorso alla richiesta di chiudere il caso da parte del team legale dei Nirvana, e adesso tempo fino al 13 gennaio per presentare una contromossa.

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Spencer Elden, ormai cresciuto, è l’iconico bambino nudo ritratto sull’iconica copertina dell’album Nevermind (1991, Geffen Records) della rivoluzionaria band grunge Nirvana. Il querelante, che al tempo della foto aveva solo quattro mesi di vita, ha fatto causa a ciò che rimane della band, reputando l’immagine “pedopornografica”. La sua presenza sulla copertina del disco sembra aver rovinato la vita a Elden, che ha raccontato di come abbia causato in lui “angoscia emotiva estrema e permanente, con manifestazioni fisiche“.

Nirvana Nevermind

Foto: YouTube

 

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La causa ha coinvolto tutti i membri rimanenti della band e non solo: Dave Grohl, Krist Novoselic, Courtney Love (vedova di Kurt Cobain ed esecutrice dei suoi diritti) e il fotografo Kirk Weddle, autore dello scatto incriminato. Rispondendo alle accuse, gli avvocati dei Nirvana hanno chiarito come Spencer Elden “abbia passato trent’anni godendo i benefici della sua fama come ‘Nirvana Baby’ autoconsacrato”. Secondo i legali, Elden avrebbe anche ricreato l’immagine in occasione del quindicesimo e del ventesimo anniversario dell’uscita dell’album, oltre ad essersi tatuato il titolo sul petto.

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Nirvana Nevermind, il caso è davvero chiuso?

La difesa insiste sul fatto che le accuse sarebbero “non serie” e sostiene: “Una breve analisi della fotografia o della stessa condotta di Elden chiarisce le cose (senza menzionare la presenza della fotografia nella casa di milioni di americani che, secondo la teoria di Elden, sarebbero colpevoli del crimine di possesso di materiale pedopornografico)”. Ma la verità è che Spencer Elden e il suo team di avvocati hanno tempo fino al 13 gennaio per fare ricorso e portare avanti la causa. A dicembre l’accusa (“Gli imputati hanno consapevolmente prodotto, posseduto e pubblicizzato pedopornografia commerciale che ritrae Spencer”) è stata giudicata “mancante di merito” dai legali dei Nirvana, ma la storia potrebbe riservare ulteriori colpi di scena.