Dopo sei lunghe settimane, finalmente, siamo giunti al traguardo. Il processo di Johnny Depp contro Amber Heard è giunto alla sua conclusione e non senza questioni ancora aperte. Durante questi ultimi giorni si sono potute ascoltare di nuovo le dichiarazioni di Johnny e Amber che hanno avuto modo, ancora una volta, di raccontare la propria storia e la propria verità. Inoltre, sono stati chiamati sul banco dei testimoni nuovi teste e vecchie conoscenze, come la dottoressa Shannon Curry e la dottoressa Dawn Hughes. Si ha avuto anche la possibilità di ascoltare testimoni molto attesi come Kate Moss e Morgan Tremaine, portavoce del giornale americano TMZ. Consapevoli della concentrazione di eventi in questi ultimi giorni, ripercorriamo alcuni momenti memorabili di questa settimana, in attesa del verdetto, presentato in aula martedì.
Innanzitutto, le due psicologhe sopracitate, si sono confrontate in un duello all’ultimo sangue per determinare se Heard fosse affetta da sindrome da stress post-traumatico. Curry, sin dalla sua deposizione iniziale, ha sempre affermato che dai test effettuati l’attrice non soffrirebbe di questo disturbo e che anzi esagerasse i sintomi per “ingannare” la diagnosi. Al contrario, Hughes, completamente in disaccordo con Curry, ha confermato il disturbo all’attrice, aggiungendo inoltre che i sintomi di questa patologia possono manifestarsi in maniera diversa da soggetto a soggetto.
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Non si può negare siano stati giorni pieni. Il team di Amber Heard ha presentato molti testimoni nonostante le poche ore a disposizione. Tra i più rilevanti vi sono il Dr. Richard Moore, il Dr. David Spiegel e Catherine Arnold. Il primo è un ortopedico che ha avuto l’occasione di analizzare le lastre della mano di Johnny Depp a seguito dell’incidente in Australia. Il medico ha dichiarato che la ferita riportata sarebbe molto più simile a un infortunio da compressione, come se si fosse schiacciato le dita in una porta. Alla sua testimonianza è stata contrapposta quella del Dr. Gilbert che avrebbe smentito Moore, confermando al contrario che la ferita al dito dell’attore sarebbe stata causata da un colpo di un oggetto lanciato in velocità e con forza, come una bottiglia di vodka.
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In seguito, è stato presentato il Dr. David Spiegel, lo psichiatra che ha fatto molto parlare per le sue risposte piccate e per aver effettuato una diagnosi senza mai aver incontrato l’attore. Il terapeuta, esperto di violenza domestica e dipendenze, analizzando Depp attraverso i racconti di Heard, è giunto alla conclusione che Johnny sarebbe affetto da disturbo narcisistico della personalità. Per tutta la sua testimonianza, quest’ultimo ha insistito sui danni creati dall’abuso di sostanze, tra i quali la predisposizione alla violenza e falsi ricordi. Perciò, Depp, a causa delle sue dipendenze, sarebbe incline alla violenza e a mistificare la realtà. La terza teste chiamata, è la consulente di finanze personali, Catherine Arnold. L’esperta ha calcolato che l’attrice, a causa dei danni alla reputazione, avrebbe avuto una perdita pari a 45/50 milioni di dollari, se comparata ad altri attori e colleghi come Jason Momoa e Gal Gadot.
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Tuttavia, l’accusa è riuscita a dimostrare che l’esperienza, la filmografia e la notorietà di Heard non sarebbero nemmeno lontanamente comparabili a quelle di un attore dal calibro di Jason Momoa, confutando la deposizione della consulente. Un altro momento particolarmente interessante è stato l’intervento del portavoce della rivista TMZ, Morgan Tremaine. Quest’ultimo ha dichiarato di aver ricevuto il celebre “video della cucina”, in cui Johnny Depp distrugge con rabbia alcuni mobili, direttamente dalla fonte diretta. Tremaine non ha citato il nome di Amber, ma è noto che il video sia stato girato dall’attrice. Inoltre, Tremain, chiamato a rispondere dell’orda di paparazzi presenti fuori dal tribunale il giorno in cui Heard ha richiesto l’ordine restrittivo contro l’ex marito, ha dichiarato che i fotografi della rivista si presentano sul luogo solo se chiamati da una fonte certa.
In seguito, ha testimoniato Brian Newmeister, esperto forense di metadati con il compito di analizzare le prove fornite dal team dell’attrice. Secondo le sue osservazioni, le fotografie che ritraggono l’attrice con il volto segnato da lividi, sarebbero state editate per evidenziare i rossori del viso e farli sembrare delle ferite. In conclusione, sono saliti sul banco dei testimoni i due protagonisti: Johnny Depp e Amber Heard. I due, ancora una volta, si sono accusati a vicenda di mentire. E le due deposizioni si sono dimostrate estremamente discordanti. Su un punto, però, coincidono: tutto ciò è stato estremamente umiliante e doloroso per entrambe le parti. In queste settimane, i due hanno ripercorso momenti della loro vita che avrebbero preferito dimenticare. Ma ciò presto avrà una fine. Siamo ormai giunti al capolinea e, se si raggiungerà l’unanimità, domani avremo il responso definitivo. E finalmente si potrà porre un punto a questa storia.
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