Coez, al secolo Silvano Albanese, si è raccontato in un’intervista rilasciata a Vanity Fair e tra le sue parole senza troppi peli sulla lingua sono emerse tutte le sfumature del suo carattere, comprese le contraddizioni. Il 39enne romano si è lasciato andare, rivelando alcuni aspetti della sua vita privata, facendo spazio ad alcuni momenti bui, che è riuscito a superare grazie alla musica. Le sue canzoni, infatti, nascono da ciò che gli è mancato, più che da quello che ha avuto. Scopriamo insieme i dettagli di questa toccante intervista.
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L’artista che ci ha fatto ballare ed emozionare sulle note del tormentone La musica non c’è ha appena terminato il tour del suo album Volare ed è già pronto a tornare sui palchi con i live di Essere liberi, al via il 15 luglio. Coez no si è trattenuto: ha confessato che ogni volta ad un concerto ha paura come la prima volta, per questo il suo gesto scaramantico prima che si accendano i riflettori è quello di bere un bicchierino di vodka e intonare un: “Ooooo”, per schiarirsi la voce. “Mentre scrivo ho continue battaglie interiori, tra il mio lato morbido, che si apre al pop, e quello rigido, dark, eredità delle mie origini musicali hard core“, ha raccontato.
Coez, Radio Italia Live – Il Concerto 2022 | Foto: Ufficio stampa Radio Italia
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Con un passato da ribelle alle spalle fatto di bocciature, sospensioni, cannabis e graffiti sui treni di notte, Coez ha esordito aprendo i live dei gruppi rap più duri, quando il suo disco Non erano fiori che non veniva compreso. Il successo è arrivato tardi. Infatti, è solo all’età di 33 anni, con il quarto disco Faccio un casino, che ha fatto definitivamente il botto. Sulla sua idea di musica il cantante è molto chiaro: “Non riesco a parlare di una cosa che non ho vissuto. Le canzoni migliori sono quelle personali. Credo che quando si è in coppia, uno esprima lì la dolcezza e non abbia bisogno di riversarla nella musica. Sono stato solo per molto tempo e ho composto una sfilza di canzoni d’amore per colmare un vuoto: sia perché mi mancava la mia ex sia perché mi mancava l’amore in sé”.
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Coez, all’inizio della carriera non si sentiva compreso e ora riempie i palazzetti
La musica come cura insomma, la musica per colmare vuoti. Il dissidio interiore come terreno fertile per far fiorire le parole. É qualcosa che accomuna molti artisti e non poteva che essere così anche per il cantante famoso per avere una scuola di danza nello stomaco. Può essere frustrante per chi canta vedersi superato dalla hit del momento, ma Coez è di un altro parere: “La musica ha sempre seguito logiche viziate dal mercato, ma il punto è un altro: scegliere se essere un centometrista che punta ai numeri del momento oppure un maratoneta”. Un sogno ancora inespresso? “Un tour di pezzi b-side, che si sono filati in pochi. Prima, però, devo prendermi una vacanza”, ha rivelato.
Coez, Radio Italia Live – Il Concerto 2022 | Foto: Ufficio stampa Radio Italia
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