Ennesima accusa per Fedez, ennesima assoluzione. Il rapper e marito di Chiara Ferragni è stato assolto dall’accusa di vilipendio all’Arma dei Carabinieri mossa in seguito a una sua canzone, Tu come li chiami?, uscita nel 2010 nell’ambito del mixtape B.C.P.T. pubblicato in download digitale da Blocco Recordz. Un pezzo poco conosciuto del rapper, al punto da non essere neanche presente su Spotify, ma soltanto in un vecchio video di YouTube. Eppure è bastato per far chiedere nel 2021 la sua rimozione da qualsiasi piattaforma digitale da parte dell’associazione Pro Territorio e Cittadini Onlus.
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Il motivo sono alcune frasi contenute all’interno della canzone e ritenute offensive nei confronti dell’Arma dei Carabinieri. Questo il passaggio in questione: “Carabinieri e militari, io li chiamo infami / Tutti quei figli di cani / Tu come li chiami”. Parole sicuramente forti, che però non rappresentano nulla di nuovo all’interno della scena rap. E infatti la Procura di Milano, che si è occupata del caso, ha stabilito che la frase non ha carattere di vilipendio ma soltanto l’obiettivo – penalmente irrilevante – della “critica aspra, della provocazione e della ricerca spasmodica della notorietà”.
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Un nulla di fatto quindi per l’accusa: la canzone rimarrà esattamente dov’è. Probabilmente a ridarle un po’ di notorietà e ascolti sarà proprio questa vicenda, che ha riportato alla luce un pezzo altrimenti finito nel dimenticatoio. Soltanto la Lega lo aveva ripreso nel 2021 per attaccare Fedez e il suo modo poco politicamente corretto di esprimersi, all’indomani del mega polverone scatenato in occasione del Concertone del Primo Maggio.
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Rita Dalla Chiesa Fedez: “Basterebbe chiedere scusa”
A commentare l’assoluzione è intervenuta Rita Dalla Chiesa – figlia del noto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, rimasto ucciso per mano della mafia nel 1982 – la quale ha espresso parole sicuramente di rammarico: “Per me i carabinieri non possono essere toccati in nessun modo”, riporta Adnkronos, “è qualcosa che mi fa male sentire usare quei termini. Ma è vero che fa parte del linguaggio della musica rap, in tutto il mondo e non solo in Italia”. E poi conclude: “A me piacciono le canzoni di Fedez, forse quelle parole fanno parte di un pezzo della sua vita in cui neanche si rendeva conto di quello che stava cantando. I ragazzi nelle canzoni dicono a volte cose terribili. Forse basterebbe che lui chiedesse scusa ai Carabinieri, dicesse che non voleva offenderli”.