Federica Pellegrini ha raccontato di un capitolo buio della sua vita affrontato durante la sua carriera di atleta olimpica: la bulimia. Il periodico Repubblica ha raccontato un pezzo inedito della sua dura lotta con il cibo la campionessa ed ex concorrente del reality Pechino Express ha ampiamente descritto nel suo nuovissimo libro Oro per La Nave di Teseo. Ecco il toccante racconto di Federica Pellegrini.
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Federica Pellegrini bulimia: l’inizio della malattia
I problemi alimentari di Federica Pellegrini sono nati nel 2005, quando la nuotatrice italiana ha partecipato ai Mondiali di Montréal. In questa competizione non è riuscita ad aggiudicarsi l’oro, ma è comunque salita sul podio conquistando la medaglia d’argento. Un ottimo traguardo che però non le è bastato. Di lì a poco Federica si è trasferita a Milano, dove ha iniziato ad usare il cibo come valvola di sfogo: si ingozzava e poi rimetteva tutto quanto.
Foto: Instagram @kikkafede88
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Federica Pellegrini ha raccontato questa sua esperienza nel suo nuovo libro Oro: “La sera, dopo aver mangiato tutto quello che potevo durante il giorno, vomitavo. Lo facevo sistematicamente, ogni sera prima di andare a dormire, quando il ricordo di tutto il cibo ingurgitato aumentava il senso di colpa. Vomitare era un po’ come ripulirsi la coscienza e anche la mia maniera di metabolizzare il dolore. Si chiama bulimia ma io non lo sapevo. La bulimia per me non era il problema, era la soluzione. Il mio modo di dimagrire senza sacrifici mangiando tutto quello che volevo”.
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Federica Pellegrini malattia: “Le spalle larghe mi imbarzzavano”
I problemi di Federica con il proprio corpo sono incominciati all’età di 17 anni. In particolare ricorda il suo servizio fotografico per SportWeek con queste parole “una povera ragazzina grassa e brufolosa, truccata come una pu**ana, mezza nuda”. La nuotatrice nel suo libro ha spiegato: “Gli atleti hanno corpi fuori standard, perché il loro obiettivo non è la bellezza ma la potenza. E ogni sport pretende una disposizione di muscoli, leve, vuoti e pieni diversa. Nel nuoto vengono fuori soprattutto le spalle. E io fin da piccola avevo queste spalle larghe, robuste, che mi imbarazzavano se esposte in abiti eleganti”. Tuttavia, la sua diversità corporea le ha causato negli anni lo sviluppo di una dismorfia. Si tratta di un disturbo mentale che percepisce in negativo l’apparenza fisica di un individuo esagerando una diversità o creandola quando non esiste. Oggi però Federica ha imparato a non vedere quella parte di sé come un difetto ma come un pregio, sfoggiando spesso le sue belle spalle con dei vestiti scollati.
Foto: Instagram @kikkafede88
