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Oscar 2024: “Io Capitano” di Matteo Garrone entra nella shortlist

“Io Capitano” di Matteo Garrone è entrato ufficialmente nella shortlist dei film candidati nella categoria “Miglior film straniero”

di Sara Radegonda | 22 Dicembre 2023
Io Capitano, un film di Matteo Garrone Foto: Ufficio stampa 01 Distribution

Un anno fortunato per il cinema italiano è pronto a concludersi in bellezza. Dopo il successo clamoroso del film di Paola Cortellesi C’è ancora domani – celebrato anche dal New York Times – che ha riportato gli italiani in sala sbancando il botteghino, è arrivata un’altra buona notizia per l’industria: l’Italia si avvicina sempre di più al sogno degli Oscar 2024 con Io Capitano di Matteo Garrone. Il sito dell’Academy ha comunicato ufficialmente che il film di Garrone è entrato nella shortlist dei 15 film candidati per la categoria “Miglior film straniero”.

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Oscar 2024 Io Capitano nella shortlist: le candidature ufficiali il 23 gennaio

Il film che racconta il dramma dei migranti, attraverso la storia dell’odissea vissuta dai due giovani Seydou e Moussa che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa – tra gli orrori della detenzione, le insidie del deserto e i pericoli del mare -, continua dunque la propria corsa verso la cerimonia degli Oscar 2024, che si terranno il 10 marzo. Ma per raggiungere l’agognata meta bisogna superare ancora un ostacolo: il 23 gennaio, infatti, verranno annunciate, dall’Academy, le candidature ufficiali, che inaugurano ufficialmente la corsa alla statuetta. Una film dalla forza evocativa innegabile, grazie alla scelta vincente dei due attori protagonisti: “Era stata una delle mie grandi preoccupazioni, ho rimandato il film per anni, per paura di dovermi ritrovare, da occidentale, calato in una cultura che non è la mia. Poi a un certo punto mi sono reso conto che l’unico modo per riuscire a raccontare questa storia era quello di farlo insieme a loro, scriverlo — con Massimo Gaudioso, Andrea Tagliaferri e Massimo Ceccherini, ndr — partendo dalle loro storie, avendo sul set i ragazzi che avevano vissuto quelle esperienza e, ahimè, quel quegli orrori del viaggio” aveva raccontato Garrone al Corriere della Sera.