“Sono serena. Ho sempre agito in buona fede”, così Chiara Ferragni ha accolto l’inizio dell’indagine per truffa aggravata nei suoi confronti. Dopo l’esplosione del “Caso Balocco” che l’è costato la perdita di un milione di euro e migliaia di follower, i guai per l’imprenditrice digitale non sembrano finire. Lo scorso 16 dicembre il Codacons aveva annunciato che avrebbe presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché valutassero l’apertura di una indagine per possibili profili penali. La richiesta è stata accolta, ma l’influencer non si scoraggia ed è pronta a far valere la sua versione della storia.
Chiara Ferragni, il pandoro gate non le dà tregua: “Ho piena fiducia nella magistratura”
“Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato l’imprenditrice digitale al Corriere della Sera. “Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”, ha aggiunto.
Chiara Ferragni, indagata: coinvolta anche la Guarda di Finanza
Nelle ultime ore è inoltre emerso che i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, su delega del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, hanno acquisito alcune documentazione nella sede della Balocco a Cuneo in merito all’inchiesta del pandoro “Pink Christmas”. Ricordiamo che l’influencer è stata multata dall’Antitrust per un milione di euro con l’accusa di “pratica commerciale scorretta” sul pandoro di beneficenza Balocco.