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Dargen D’Amico si racconta prima di Sanremo: “Ecco perché porto sempre gli occhiali”

Dargen D’Amico tornerà a Sanremo 2024 con il suo brano “Onda Alta”, ma prima ha deciso di raccontarsi in un’intervista per Repubblica

di Eleonora Galli | 19 Gennaio 2024
Foto: Instagram @dargendamico

Dargen D’Amico, sempre rimasto nelle retrovie, ora vuole uscire allo scoperto. Dopo il successo di “Dove si balla” presentata a Sanremo 2021, Dargen ha deciso di riprovare a far ballare l’Italia con “Onda alta” a Sanremo 2024. L’artista, in un’intervista per Repubblica, ha deciso di aprirsi, raccontando di se stesso, di come è nato il pezzo e del perché porta sempre gli occhiali, mistero che ancora nessuno è riuscito a svelare.

Dargen D’Amico a Sanremo 2024: “La migrazione è una dinamica che conosco bene”

Il brano per Sanremo è infatti nato da una riflessione sulla migrazione. Lui stesso si è definito un immigrato dalla Sicilia a Milano, come i suoi nonni emigrati in America per cercare fortuna: “A parte la mia nonna materna, sono tutti andati negli Stati Uniti. Questo tema a casa mia è sempre stato un argomento di conversazione. Una canzone può nascere guardandosi dentro o guardando fuori: questa è nata dalla considerazione che l’anno che si è chiuso è stato quello con il maggior numero di ingressi di irregolari, più di 150 mila persone”.

Ha aggiunto che, per trovare la giusta ispirazione, ha riletto alcune lettere che i suoi parenti inviavano da oltreoceano: “Ho riletto vecchie lettere in cui venivano descritte le difficoltà dei primi giorni, le differenze nello stile di vita. Ho ascoltato anche tanti racconti sulle difficoltà che la mia famiglia ha dovuto affrontare quando è arrivata a Milano, vivere in sette in trenta metri quadri. Sono dinamiche che si ripetono ogni qualvolta si va a tentare la fortuna, a rappresentare la propria dignità”.

Dargen D’Amico, perché porta sempre gli occhiali? Svelato il mistero

In seguito è passato a parlare di se stesso e della sua più grande passione, gli occhiali, che non si toglie mai, nemmeno negli studi di X Factor: “Per me gli occhiali sono un accessorio quotidiano, come le calze, ma sottovalutavo quanto possano attirare l’attenzione in chi non se li aspetta. Io li porto per tante ragioni ma la prima è forse più chiara per me che per gli altri: mi impegno a fare questo mestiere cercando però di rimanere anonimo, di avere un filtro anche dai social. Non vorrei perdere il contatto con cose semplici che mi piacciono, come prendere la metropolitana”.

Ha poi puntualizzato che non gli piace parlare di se stesso se non attraverso la sua musica: “Non ho particolare passione per il racconto di me stesso, perché ritengo di essere ancora in una fase evolutiva, voglio avere un dialogo con gli altri naturale e non a imbuto, come sui social. Non credo che abbiano passato il segno, i social sono il passaggio del segno. Si basano sull’odio: sono l’odio e l’antipatia che ti inchiodano per due ore a scrollare sul telefonino. I social sono stati studiati per questo, per aiutarti a esprimere odio, per fartelo assaporare. Un grande fuoco che brucia e produce energia: il traffico dati su cui si basa tutto”.

Dargen D’Amico e Morgan: si torna a parlare del licenziamento da X Factor

Dargen ha concluso parlando della grande litigata con Morgan che, aggiuntasi ad altri comportamenti assunti nei confronti della produzione e degli altri giudici, ha portato al licenziamento di quest’ultimo: “La mia delusione è stata quando le urla hanno coperto i ragazzi. Non conoscevo perfettamente Morgan nel meccanismo televisivo, è stato comunque qualcosa di mediatico, più che di personale tra di noi. E se accetti di fare quel tipo di tv come giudice, e quindi come attore, non giochi con il fango pretendendo di uscirne pulito”.

 

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