Quando Anne Hathaway ha messo piede sul set de Il diavolo veste Prada, era consapevole di entrare in un progetto destinato a lasciare il segno? La sua trasformazione da assistente goffa a figura di stile è diventata un simbolo di crescita personale e professionale. Riflettendo la sua evoluzione non solo come personaggio ma anche come individuo nella realtà. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Hathaway si racconta. Ci parla dell’’impatto del film e del suo percorso di maturazione. Ha evidenziato come l’esperienza abbia plasmato la sua carriera e la sua visione della vita.
Anne Hathaway parla de “Il diavolo veste Prada”: le sue parole
Con un look audace che include un tubino in latex, scarpe Mugler e un make-up da vera villain, Hathaway ha ridisegnato la sua identità pubblica. Questa nuova immagine è caratterizzata da colori vivaci e sagome decise. Anne ha catturata l’attenzione e l’approvazione della Gen Z, segnando un netto distacco dalla sua immagine precedente. Donatella Versace ha perfettamente sintetizzato questa trasformazione definendo Hathaway “pericolosa, ma sexy”, un complimento che incarna lo spirito indomito e affascinante dello Scorpione che è in lei.
The Idea of You, tutto sul nuovo film con Anne Hathaway
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Riflettendo sul film che l’ha resa un’icona millennial, Hathaway riconosce l’impatto culturale che Il diavolo veste Prada ha avuto e continua ad avere. Il film non solo ha fornito lezioni di moda epocali ma ha anche ispirato molte persone a perseguire un proprio rinnovamento stilistico, proprio come il personaggio di Andy Sachs. Con la sua performance Anne ha dimostrato che stile e sostanza possono coesistere. Ci ha insegnato che intelligenza e determinazione non sono in conflitto con un aspetto curato e alla moda. Questa lezione rimane attuale anche quindici anni dopo, come dimostra il continuo interesse per il film. “Sapevo sarebbe stato qualcosa di grande,” e certamente lo è stato, sia per lei che per il pubblico che continua ad ammirarla.
Anna Hathaway oggi: un’icona di stile
La Hathaway di oggi, a quarant’anni, irradia una bellezza e una sicurezza che sembrano scaturire da una serenità interiore. Una maturità che lei stessa definisce come una “Anne-aissance”. Con questo gioco di parole Anne ci rimanda ad una rinascita, o all’album di Beyoncé, dipende dal punto di vista. Nell’intervista, Anne parla anche del suo ruolo come ambasciatrice globale per Shiseido e della linea skincare Vital Perfection. Una linea progettata per aiutare la pelle a “sprigionare il suo pieno potenziale” affrontando i segni visibili dell’invecchiamento. “Mi chiedono di parlare di invecchiamento, ma non so cosa dire. Per me è solo un sinonimo di vivere” dice Hathaway. È chiaro che la nostra bellissima star ha un approccio alla vita che rifiuta di essere definito dall’età.
“Il diavolo veste Prada”, Anne Hathaway esclude la possibilità di un sequel
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