x

x

Achille Lauro si dà all’arte: Love is Love è la sua performance metafisica

Un artista a tutto tondo “Love is Love” è la prima opera metafisica di Achille Lauro. Una performance che si completa con un’esposizione pittorica. L’opera è esposta il 25 ottobre 2020, dalle 10 alle 17, all’interno del Museo del Cinema, nell’incredibile cornice della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città, in occasione della 35′ edizione del […]

di Redazione di Rumors.it | 25 Ottobre 2020

Un artista a tutto tondo

“Love is Love” è la prima opera metafisica di Achille Lauro. Una performance che si completa con un’esposizione pittorica. L’opera è esposta il 25 ottobre 2020, dalle 10 alle 17, all’interno del Museo del Cinema, nell’incredibile cornice della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città, in occasione della 35′ edizione del Lovers Film Festival, uno dei più importanti festival cinematografici LGBTQI d’Europa.

Dalle 10 alle 13 l’opera ha preso vita con una performance. Nell’opera l’artista racconta il significato dell’essere oggetto di una discriminazione di genere, rinchiudendo in una gabbia due persone ed esibendo il loro sentimento in silenzio.

Alessandra Mussolini vincerà Ballando con le Stelle? | LEGGI

Elisa stupisce il mondo | CLICCA QUI

La gabbia, minimale e fatiscente, ricorda le gabbie da circo e le due persone svestite all’interno due animali addestrati per l’ultimo spettacolo. L’atto d’amore, rinchiuso tra le sbarre,diventa metaforicamente solo intrattenimento per il grande pubblico, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi, raccontando la nudità che si percepisce quando si è sottoposti a giudizio.

Giulia Sol travolta dalle critiche | LEGGI

L’opera rappresenta la purezza di chi vuole solo scegliere l’amore in libertà, in contrapposizione agli stereotipi imposti dal mondo esterno e il pregiudizio verso il sentimento. Nella gabbia, come sospeso nel vuoto, il dipinto ​“Love is Love” realizzato dall’artista. Alle ore 21.15 Achille Lauro parteciperà, in collegamento da casa, anche a ‘Conversazioni maleducate’, una chiacchierata sul tema della mascolinità tossica con la direttrice artistica del festival Vladimir Luxuria.