x

x

Ghali dopo l’appello “stop al genocidio” a Sanremo 2024: “Mi sembrava il caso parlarne”

Ghali risponde alle polemiche dopo Sanremo 2024 sottolineando che non è nessun caso mediatico ma solo il caso di parlarne

di Redazione Rumors.it | 16 Febbraio 2024
foto: @ghali

Ghali affronta nuovamente le controversie legate agli appelli contro la guerra e apertamente pro Palestina dopo le sue esibizioni al Festival di Sanremo e durante la puntata di Domenica In con Maria Venier. Dopo ciò che è accaduto nello speciale di Domenica In e la polemica che è sorta intorno a lui, Dargen D’Amico e Mara Venier, il rapper ha deciso di parlare esprimendosi in poche righe su X e su Instagram.

Ghali risponde alle polemiche su “Stop al genocidio”: le sue parole

Per la prima volta dopo diversi giorni dalla polemica scoppiata, Ghali è tornato a parlare sia su Instagram che su Twitter. Il cantante, arrivato quarto con il brano Casa mia,  ha pubblicato un post con alcune foto riassuntive del Festival di Sanremo tra cui scatti con la madre, mentre firmava autografi e faceva foto con i fan oppure con altre immagini che lo ritraevano insieme a Rich Ciolino, la mascotte aliena protagonista da cui si è fatto suggerire la frase che ha destato tanto rumore.

Il carosello pubblicato su Instagram è stato accompagnato con quanto segue: “Quando penso che va tutto bene nella mia vita mi ricordo che nel mondo c’è qualche problema che non posso ignorare: non chiamatelo caso Ghali, per me era solo il caso di parlarne”. Questa è una chiara risposta alle polemiche dei giorni precedenti.

Mara Venier dopo il caso di censura a Dargen D’Amico e Ghali: “Erano liberi di parlare, ma mancava il tempo”

Ghali e l’appello contro la guerra: “Stop al genocidio” fa arrabbiare la Rai

Con sole tre parole “Stop al genocidio”, pronunciate dopo l’esibizione sul palco dell’Ariston, Ghali si è trovato infatti protagonista di un vero e proprio caso mediatico prima nazionale e poi internazionale, arrivando anche sulle pagine del Guardian e di altre testate di portata mondiale. L’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, ha definito quelle parole “vergognose” poiché, a sua detta, pronunciate in un contesto non adatto e volte solamente a diffondere odio.

Ne sentiremo ancora parlare? Ghali spera che la questione sia conclusa ma non ci resta che aspettare il corso degli eventi

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ghali (@ghali)