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Mara Venier dopo il caso di censura a Dargen D’Amico e Ghali: “Erano liberi di parlare, ma mancava il tempo”

Mara Venier in un’intervista al Corriere della Sera ha risposto alle numerose critiche emerse dopo il caso di censura di Dargen D’Amico e Ghali durante lo speciale di Sanremo di Domenica In

di Eleonora Galli | 13 Febbraio 2024
Foto: Instagram @mara_venier

Mara Venier ha deciso di rispondere. Dopo tanto parlare, ora è arrivato il turno della conduttrice di potersi esprimere riguardo l’affaire Dargen D’Amico-Ghali. La conduttrice infatti è stata accusata dal pubblico di aver censurato i due cantanti durante la puntata speciale di Domenica In dedicata a Sanremo: a quanto sembrerebbe, l’AD Rai, Roberto Sergio, non avrebbe gradito per niente le parole pronunciate da Ghali e Dargen D’Amico in difesa della Palestina, così ha imposto a Mara di interrompere le loro interviste e di leggere una nota pro Israele in diretta, scelta che ha portato il pubblico ad insorgere.

Mara Venier ha censurato Ghali e Dargen D’Amico? La sua difesa

Per quanto riguarda la libertà d’espressione degli artisti, la conduttrice ha voluto puntualizzare come ogni artista era libero di dire ciò che voleva senza paura di essere censurato o zittito: “Certo che gli artisti devono essere liberi di esprimersi. Però anche quello che dicono può essere discusso. E tutte le opinioni dovrebbero essere rappresentate. Domenica da me Ghali ha potuto parlare in piena libertà, ha risposto alle critiche dell’ambasciatore di Israele, ha concluso il suo ragionamento senza che nessuno lo interrompesse. Non ho zittito nessuno, neanche i giornalisti. L’imbarazzo non era per il tipo di domande, ma per i ritmi, il tempo che passava, gli artisti che stavano lì e dovevano cantare…”.

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Mara Venier, dopo la puntata di Domenica In risponde alle critiche mosse

In un’intervista al Corriere della Sera, Mara ha voluto spiegare le sue ragioni, mettendo il punto proprio sulle accuse di censura: “Sto male. Soffro molto, perché mai in vita mia ho censurato qualcuno, né sono mai stata accusata di censura. Ho interrotto Dargen perché eravamo in ritardo, molti artisti dovevano ancora cantare, e quattro di loro non sono riusciti a farlo, infatti torneranno da me domenica. Si figuri se ho paura ad affrontare il tema dei migranti. L’ho fatto molte volte. Ora ho invitato Dargen D’Amico in trasmissione domenica prossima, spero che venga”.

Mara Venier e il comunicato Rai su Israele: “Io sono una conduttrice Rai. Faccio quello che mi viene chiesto”

Riguardo la scelta di leggere un comunicato apertamente filoisraeliano, Mara ha risposto alle accuse di essersi asservita al partito politico della maggioranza: “Io sono una conduttrice Rai. Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio. Quanto al contenuto, forse qualcuno non è d’accordo con la condanna del massacro del 7 ottobre? Certo, è doveroso ricordare anche le vittime innocenti di Gaza”.

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Cosa ne pensa Mara Venier di Israele?

Alla domanda sulla questione palestinese, Mara è ponderata e cerca di non sbilanciarsi troppo: “Io piango per le mamme di Gaza che hanno perso i loro figli bambini, come piango per le donne ebree stuprate e prese in ostaggio. Piango per tutte le vittime civili. E se c’è qualcuno che al tema delle violenze sulle donne è sempre stata sensibile e ha sempre dato spazio, sono io. Vorrei che gli ostaggi fossero liberati. E vorrei che si fermassero i bombardamenti sui civili e si trovasse una soluzione politica. Mi riconosco nelle parole di Papa Francesco, nei suoi appelli alla pace”.

Mara Venier e la questione dell’immigrazione: “Tutti erano liberi: Ghali di parlare di Gaza, Dargen dei migranti”

Mara ha concluso affermando: “È ovvio che una domanda sull’immigrazione richiede una riflessione ampia, una risposta complessa, che non si risolve in trenta secondi. I giornalisti sono sempre stati i benvenuti nelle mie trasmissioni, e sono sempre stati liberi di fare le domande che ritenevano più opportune. Così è accaduto anche domenica scorsa: hanno chiesto a Ghali di Gaza, a Dargen D’Amico dei migranti. C’era una trasmissione da portare a termine, trenta cantanti da ascoltare. Ripeto: mi dispiace aver interrotto Dargen, lo aspetto domenica da me”. Insomma per risolvere la questione definitivamente dovremo aspettarci sicuramente delle giustificazioni pubbliche o delle scuse pubbliche durante il programma in onda domenica.

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