Il comico a briglie sciolte
“Se è più facile che la mia Lazio vinca lo scudetto o che Matteo Renzi torni a Palazzo Chigi? Renzi, ormai, ha la credibilità della Spal, non ci crede più nessuno. Gli avevamo creduto, e nemmeno troppo, quando aveva iniziato e faceva il rottamatore, ma poi…”, a dirlo è il comico e attore Enrico Brignano, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Alla domanda se voterebbe una sinistra con Pietro Grasso candidato Enrico Brignano risponde sicuro: “Si, lo voterei, voterei la persona, che è rispettabilissima, non tanto l’idea in sé. Grasso l’ho incontrato diverse volte e mi sembra uno con tanta sincerità negli occhi, e non con la solita saccenza”.
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E Renzi Brignano lo voterebbe mai? “Non l’ho mai votato – ha detto a Rai Radio1 – non ci ho mai creduto. E un fanfarone, uno che vuole fare il comico. Ha una capacità dialettica importante, che gli è servita all’inizio, ma poi quando è entrato al governo ha fatto poco”.
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Fa più ridere Renzi o Berlusconi? “Siamo lì…uno canta di più, l’altro non sa l’inglese”. Sulle ‘battute secche’ chi dei due preferisce? “Sono tutti e due bravi improvvisatori, le cose le sanno dire. Berlusconi è un po’ più pecoreccio, l’altro è più imbonitore, più suadente, fa il giovane…”
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Enrico Brignano è stato accostato ai Cinquestelle, ma su questo punto ci tiene a fare una precisione: “Più che vicino ai Cinquestelle sono vicino a certi argomenti trattati dai Cinquestelle: il loro approccio – ha concluso Brignano a Un Giorno da Pecora – è dire basta a certi andamenti”.