L’attrice al festival di Benevento con una piece teatrale nei panni di Monica Vitti
Nella carriera artistica di Claudia Gerini non manca nulla: cinema, teatro, televisione, musica… eppure l’eclettica artista romana, giunta al BCT – il festival di cinema e tv di Benevento – per esibirsi dal vivo in Piazza Roma con “Raccontami”, una piece teatrale sulla storia artistica di Monica Vitti, scritta da Anna Aquilone e diretta da Massimo Cinque, un sogno nel cassetto ancora ce l’ha. Ai nostri microfoni racconta di avere il desiderio di lavorare presto con due registi che non ha ancora avuto il piacere di conoscere.
“Il mio lavoro per me è sempre una sfida, è vero che ho fatto tanto però ci sono tante altre cose che devo e voglio ancora fare. Ad esempio vorrei lavorare con Paolo Virzì, con il quale non ho ancora mai lavorato o con Ferzan, che è un altro meraviglioso autore con il quale lavorare… Però, c’è tempo…” dice sorridente guardando al futuro. “Bisogna che arrivi l’occasione giusta e il ruolo giusto”.
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Sui progetti lavorativi in cantiere e futuri la Gerini ci racconta: “Io adesso ho ultimato le riprese di due film, una partecipazione nel film di Gianni Amelio, Hammamet, per il cinema, sulla vita di Bettino Craxi nei suoi ultimi mesi di vita e poi sono tornata alla commedia dopo tanti ruoli drammatici. Abbiamo finito di girare “Burraco fatale”, che è una commedia al femminile di quattro amiche che amano il burraco con me, Paola Minaccioni, Angela Finocchiaro e Caterina Guzzanti”.
Foto: Roberta Mazzacane
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Per quanto riguarda il suo rapporto con la tv: “La tv è un mezzo con il quale ho flirtato varie volte: ho fatto Sanremo, ho fatto tante cose in televisione e adesso “Suburra” la serie Netflix, una serie molto importante. Mi piace sia il teatro che la televisione, diciamo che questo è un po’ il mio humus”.
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Sulla commedia dai tempi di Monica Vitti ad oggi Claudia Gerini commenta: “Ci sono delle commedie molto sofisticate e ancora molto ricche, ma è la nostra vita che si è in qualche modo frammentata, impoverita… c’è tanto individualismo, è proprio la società che è cambiata e le commedie sono uno specchio della nostra società. C’è molta più solitudine oggi. Motivo per cui cambia anche la scrittura degli autori. Però io penso che in Italia ci siano veramente tantissimi bravi registi che sanno raccontare e sanno tratteggiare la commedia, che è una nostra eccellenza”.
Roberta Mazzacane
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