x

x

La Battaglia di Jadotville: il film sull’assedio mai raccontato

Tra i film da vedere su Netflix oggi ne segnaliamo uno d’azione Siamo sempre stati abituati a comprendere la storia attraverso le fitte pagine dei libri, poi evolutasi in film o documentari. Anche questo meccanismo, come molti altri del resto, hanno subito un cambiamento, portando alla pubblica conoscenza storie nascoste e dimenticate direttamente attraverso le […]

di Staff | 16 Aprile 2021
Foto: Netflix

Tra i film da vedere su Netflix oggi ne segnaliamo uno d’azione

Siamo sempre stati abituati a comprendere la storia attraverso le fitte pagine dei libri, poi evolutasi in film o documentari. Anche questo meccanismo, come molti altri del resto, hanno subito un cambiamento, portando alla pubblica conoscenza storie nascoste e dimenticate direttamente attraverso le pellicole cinematografiche. È il caso della Battaglia di Jadotville, film disponibile su Netflix, che racconta l’omonima battaglia, rimasta sconosciuta ai più (anche per motivi politici) per molti anni.

Successo Bridgerton: già confermate la terza e la quarta stagione | LEGGI

Jadotville (oggi Likasi) è una città del Congo, teatro di un estenuante conflitto armato, avvenuto nel settembre del 1961, tra un reparto dell’esercito irlandese, operante sotto il controllo delle Nazioni Unite, e le forze dei ribelli katanghesi. Il film, per la regia di Richie Smyth, narra i cinque giorni di resistenza di 150 soldati irlandesi, comandati dal colonnello Pat Quinlan (interpretato da Jamie Dornan), assediati da 3mila mercenari belgi e francesi. Gli irlandesi, abbandonati dall’ONU e rimasti senza munizioni e viveri, dovranno arrendersi all’inglorioso destino.

Foto: Netflix

Oscar 2021, la magica notte del cinema come un film: da Brad Pitt a… | SCOPRI

Film da vedere su Netflix azione: la gloria e il coraggio riconosciuti troppo tardi

Una pellicola che senza dubbio non può che considerarsi d’azione per il tema trattato, ma che sceglie un ritmo di narrazione lento. Quella lentezza a cui non siamo abituati in film di questo e che, proprio per questo, diventa la chiave di lettura vincente, in quanto contribuisce a creare un clima di ansia e dà, allo spettatore, il tempo di immergersi nella cittadina assediata dai ribelli. Tutti questi elementi creano empatia in chi guarda, tanto da soffrire con i soldati durante l’assedio e condividere, alla fine, la stessa amarezza che si legge negli occhi del colonnello Quinlan al ritorno in patria dopo un mese di prigionia.

Potrebbe risultare pleonastico, ma negli ultimi minuti è racchiuso tutto il significato del film e il motivo per il quale questa storia vale la pena di essere raccontata. Nel momento della resa i soldati esprimono tutta la riconoscenza e la stima nei confronti delL’incontro finale tra Quinlan, di ritorno in patria dopo un mese di prigionia insieme ai compagni, e il rappresentante dell’ONU, in cui quest’ultimo comunica l’insabbiamento della missione, porta con se quell’amarezza che solo la Storia può dare.

Sara Radegonda

LoL, Chi ride è fuori: Lillo accusato di aver copiato gli sketch | LEGGI