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Enrico Varriale parla per la prima volta dopo l’accusa di stalking: “Mi vergogno di me”

Intervistato da La Repubblica, il giornalista Enrico Varriale ha raccontato la sua versione dei fatti in seguito alle accuse di stalking ricevute ad fine settembre…

di giuseppe | 2 Dicembre 2021
Beppe Convertini e Enrico Varriale - Foto: Ufficio Stampa

A processo per stalking nei confronti dell’ex compagna, il giornalista ed ex vice direttore di Rai Sport Enrico Varriale ha raccontato per la prima volta a La Repubblica la sua verità sulla lite con la donna che l’ha denunciato per ben due volte, una il 9 agosto per lesioni e poi una il 14 settembre, per stalking. Due accuse gravissime che hanno portato l’opinione pubblica a schierarsi contro il noto giornalista sportivo che ha scoperto del procedimento nei suoi confronti il 27 settembre quando due poliziotti glielo hanno comunicato bussando alla sua porta: “Due giorni dopo era tutto sui giornali. Nessuno mi aveva sentito, nessuno mi aveva chiesto niente. Un copia e incolla della denuncia della controparte. Una gogna che mi ha sconquassato”.

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“Mi vergogno, ma non sono un mostro”, a sottolineato Varriale nell’intervista rilasciata a La Repubblica. “Ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai. È successo qualcosa che non doveva succedere. O, meglio, che ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Ma so anche che non sono il mostro di Milwaukee. E anche se sono certo che questo mi costerà altre critiche, altre umiliazioni, credo che sia giusto dirlo a questo punto. Sì: penso che sia doveroso far sapere come sono andati davvero i fatti”,

Paola Ferrari e Enrico Varriale

Paola Ferrari e Enrico Varriale – Foto: Twitter @realvarriale

 

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Dunque, mentre da un lato c’è una donna che tenta di far valere i propri diritti, dall’altra anche il giornalista ha voluto precisare la sua posizione: “Con la Signora avevamo cominciato a frequentarci a novembre, nel periodo dei lockdown. Lei veniva a Roma, da me una settimana sì e una no. A Pesaro era ‘prigioniera’, diceva così, di un matrimonio inesistente, con un marito molto più grande di lei. Che non amava. Parlava di una gabbia, piangeva al telefono con me. La storia con me invece andava avanti, e io le dicevo che così era umiliante per me e anche per lei. A un certo punto le ho chiesto di scegliere, un rapporto saltuario non mi interessava. Così le ho detto: dopo gli Europei prendi una decisione o la finiamo qui”.

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“A maggio, come tappa intermedia aveva affittato una casa vicino alla mia. Io non ero entusiasta, soprattutto perché lei non prendeva quella benedetta decisione. Così le ho dato un ultimatum: al ritorno dagli Europei voglio capire che cosa vuoi fare. Il tempo però passava e lei non decideva. Il 29 luglio, al ritorno dagli Europei, ci vediamo a Roma per decidere se fare qualche giorno di vacanza insieme. Mi avevano invitato in Costiera amalfitana alcuni amici. Quella sera lei ha visto che avevo cambiato password al computer, prima usavo il suo nome, e ha dato ai matti… In un impeto di gelosia mi ha tirato il computer in faccia. Poi però abbiamo fatto pace e siamo partiti per la Costiera, in vacanza insieme”, ha dichiarato Varriale.

Enrico Varriale e Claudio Marchisio (3)

Enrico Varriale e Claudio Marchisio – Foto: Twitter @realvarriale

 

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Enrico Varriale dopo le accuse di stalking: “Mi vergogno di me”

Sempre secondo il suo racconto, la donna era molto gelosa: “La sera del 5 agosto non sono caduto nelle provocazioni e me ne sono andato”. Il giorno dopo il disastro: “Di quel giorno voglio dire due cose. La prima: non le ho mai messo le mani al collo. Al Gemelli le hanno fatto una prognosi, di cinque giorni. La seconda cosa è che ci siamo colpiti tutti e due. Non l’ho picchiata. È stato un litigio. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io. Io non ho mai picchiato una donna”.

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E infine: “Stavamo litigando, i soliti motivi. Io parlavo lei chattava. […] Le ho tirato via il telefonino. Lei mi è saltata addosso. Mi sono difeso. Ma non le ho mai messo le mani alla gola. Posso averla allontanata, al massimo. Lei ha dichiarato che questo è successo fuori dalla sua casa sul pianerottolo. Non è vero, è successo in casa. Il portiere mi ha visto andare via. Avevo la maglia strappata a brandelli”.

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“Non deve capitare. Ammetto che è capitato. Non mi sono controllato. Ci siamo colpiti.  Ma quello che è capitato, di cui mi vergogno, va inserito nel giusto contesto. Non sono un violento, non sono uno stalker, non ho provato a strangolarla”. Per concludere, nell’intervista rilasciata a La Repubblica, Varriale nega anche l’accusa di averla seguita o spiata: “Le dicevo solo che volevo chiarire”. Dove starà la verità? L’ultima parola spetta al tribunale ma ciò di cui siamo sicuri è che questa storia segnerà per sempre la carriera e la vita del noto giornalista sportivo.

Enrico Varriale e Claudio Marchisio (3)

Enrico Varriale e Claudio Marchisio – Foto: Twitter @realvarriale