L’allontanamento dalla Royal Family non è stato sufficiente a far sparire i problemi dalla vita della duchessa di Sussex. Oltre a una continua ed estenuante lotta con i tabloid, Meghan deve affrontare anche diverse diatribe familiari. Nelle ultime ore, infatti, è arrivata la notizia di una denuncia per diffamazione nei suoi confronti. L’artefice? La sorellastra Samantha, 57 anni. Secondo quest’ultima, l’ex Star di Suits si sarebbe lasciata andare a delle dichiarazioni false e maliziose.
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Il tutto sarebbe avvenuto durante l’intervista bomba rilasciata ad Oprah Winfrey, ormai quasi un anno fa. Samantha ha accusato Meghan di aver falsamente affermato di essere figlia unica. Inoltre, sostiene che Meghan abbia mentito sul periodo in cui si sono viste l’ultima volta. La duchessa però, a sua volta, ha incolpato più volte la sorellastra di inventare storie false su di lei. Il tutto per venderle ai tabloid e ai programmi televisivi e così lucrare sulla sua persona.
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Samantha, invece, continua ad accusare la duchessa di aver attaccato il padre, allo scopo di vendere una falsa storia della sua vita. Infatti, la 57enne, ha rivelato che Meghan avrebbe falsamente affermato di essere cresciuta in povertà e di essere stata forzata a lavorare a partire dai 13 anni. Nella denuncia, si legge inoltre che la Markle avrebbe ingannato il pubblico riguardo al motivo dell’assenza del padre al suo matrimonio con Harry. Thomas, infatti, a causa di problemi di cuore, non avrebbe preso parte alla cerimonia sotto consiglio del suo cardiologo. Per concludere, la sorellastra ha definito il libro dei duchi di Sussex Finding Freedom un libro pieno di bugie.
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Meghan Markle sorella: Samantha ha chiesto un risarcimento di 75mila dollari
Secondo quanto riferito dai tabloid, la sorellastra avrebbe chiesto a Meghan 75mila dollari di risarcimento. Una cifra alta che, senza dubbio, avrà fatto infuriare la duchessa. La Markle non ha ancora riposto direttamente alle accuse, ma il suo avvocato, Michael Kump, ha dichiarato a TMZ: “Questa causa assurda e infondata è solo la continuazione di un comportamento inquietante. Gli daremo la minima attenzione necessaria, che alla fine è tutto ciò che merita”.
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