Pino Insegno è il volto su cui la Rai sta puntando tutto per la prossima stagione televisiva. Infatti, condurrà L’eredità su Rai 1 e Il mercante in fiera su Rai 2. Dopo che è stato annunciato il suo ritorno in Rai, il conduttore è stato criticato fortemente. In questi giorni, infatti, l’attore e conduttore è al centro delle polemiche, soprattutto, per la gaffe fatta con l’annuncio dell’assenza di Ainett Stephens come la gatta nera ne Il mercante in fiera, e le sue dichiarazioni a riguardo. In un’intervista rilasciata a Libero, l’attore sostiene di essere odiato per le sue preferenze politiche. Infatti, non è mistero che il conduttore simpatizzi per la premier Giorgia Meloni e il suo partito, Fratelli D’Italia.
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Pino Insegno Giorgia Meloni: criticato per le sue posizioni politiche
Le polemiche sono iniziate a settembre del 2022, quando il conduttore ha presentato l’evento di chiusura della campagna elettorale di Giorgia Meloni. “Non sono abituato ai clamori esterni al mondo dello spettacolo” ha raccontato Pino Insegno nell’intervista con Libero. “Non sono abituato a nuotare in questo mare di m***a, ma devo sguazzarci per restare a galla”. Ha aggiunto il conduttore, riferendosi alle critiche da parte dei social per le sue preferenze politiche. “Sono odiato perché approvo la Meloni. Mi è stato detto che un attore non deve schierarsi. E perché? Vedo ogni giorno tanti illustri colleghi parlare e dire la loro dal palco del primo maggio.” prosegue Pino Insegno con una frecciatina: “Sono diventato divisivo per una scelta politica, che è anche la maggioritaria del Paese“.
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Pino Insegno Twitter: il rapporto con i social
Pino Insegno ha dichiarato che non gli interessa delle critiche provenienti dal mondo dei social: “I social lasciano il tempo che trovano. Gesù aveva solo dodici follower e uno ha abbandonato il gruppo. Guardate un po’ che ha fatto!”. Il conduttore poi ha continuato dichiarando: “Ben vengano le piattaforme sulle quali scegli i film che vuoi, mal vengano i social sui quali c’è chi, dietro falso nome, si nasconde per spargere odio e falsità.” Infine, il conduttore ha dichiarato che non ha problemi ad ascoltare anche pareri diversi dal suo, cosa che però non riscontra dall’altra parte. “Tutto diventa un problema quando ti accorgi che l’attacco è gratuito e legato solo all’appartenenza a una squadra. Così tutto diventa banale e intellettualmente stupido, prevenuto, una costruzione fatta solo per attaccare”, ha concluso.
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