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Luca Trapanese a Mamma Dilettante: “La legge sull’adozione non rispecchia la nostra società”

Luca Trapanese, papà single di Alba, una bambina affetta dalla Sindrome di Down, è il protagonista dell’ultima puntata di Mamma Dilettante 2

di Redazione Rumors.it | 22 Gennaio 2024
Foto: Ufficio stampa

Luca Trapanese, protagonista dell’ultima puntata di Mamma Dilettante 2, il podcast e vodcast condotto da Diletta Leotta, ha rilasciato una toccante intervista. Papà single di Alba, una dolce bambina affetta dalla Sindrome di Down, Luca ha condiviso apertamente la sua esperienza di genitorialità insieme alla conduttrice.

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Luca Trapanese a Mamma Dilettante: “Nessuno può definirsi perfetto”

Originario di Napoli, Luca Trapanese ha 46 anni e sette anni fa ha presentato una richiesta al Tribunale di Napoli per diventare genitore affidatario di un bambino con disabilità. Trapanese ha affermato di averlo fatto poiché cresciuto tra persone con disabilità e dunque conosceva le difficoltà nel trovare collocazione nelle famiglie convenzionali. Dopo sei mesi dalla sua richiesta,  è stato chiamato per prendere in affido una neonata. La piccola era stata partorita e abbandonata dalla madre in ospedale, incapace di trovare collocazione tra le coppie tradizionali idonee all’adozione a causa della sindrome di Down. Così è iniziata la storia di Alba e Luca.

Luca Trapanese

Foto: Ufficio stampa

Ospite di Mamma Dilettante, Luca ha afferma che al giorno d’oggi nessuno può definirsi normale: spesso l’uomo mira alla perfezione nelle cose, cedendo così a un istinto di normalità che non è intrinseco all’essere umano. “In realtà nessuno di noi può definirsi perfetto poiché siamo tutti affetti da qualche forma di ‘disabilità’. Il problema principale della nostra società risiede nel fatto che non siamo incoraggiati a valorizzare le nostre peculiarità, a comprendere le nostre autentiche capacità”, ha affermato.

Luca Trapanese sull’adozione: “Oggi la società è molto cambiata”

Luca Trapanese ha proseguito l’intervista toccando il tema dell’adozione e criticando la normativa attuale risalente al 1983. “Il concetto di famiglia allora era considerata tradizionale, il divorzio era un argomento poco discusso, e l’omosessualità era un tabù intoccabile. Oggi, la società è notevolmente cambiata, con una varietà di modelli familiari riconosciuti e validi, purché al centro vi sia l’amore per i propri figli”, ha sottolineato Trapanese. Ma cosa si può fare a tal proposito? Luca ha spiegato: “Parlarne. È fondamentale spingere il legislatore a modificare questa legge, rendendola più attuale e rispecchiante della società odierna”. Quest’ultimo ha poi concluso parlando del tema della genitorialità: “Non esiste il mammo, esiste un genitore. Io sono padre, ma forse non esiste neanche più mamma e papà, esiste la genitorialità. [..] Un giornalista importante in un’intervista mi disse “tu sei bravo perchè sei gay?” e io risposi “io sono bravo perché ho una vocazione alla genitorialità, non perché sono gay.”