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Le curiosità

“Il giovane Berlusconi” in arrivo su Netflix: 5 curiosità sulla serie

Ad un anno dalla sua scomparsa, è in arrivo una miniserie sulla vita di Berlusconi

di Redazione Rumors.it | 8 Aprile 2024
Foto: IPA

Non si tratta di una semplice narrazione biografica, bensì di un’avvincente esplorazione televisiva. A quasi un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Netflix presenta la sua epopea imprenditoriale attraverso la docuserie in tre parti Il giovane Berlusconi, realizzata da Simone Manetti e disponibile in streaming dal 11 aprile, inclusa l’offerta di Sky Glass, Sky Q e l’app Now Smart Stick. Il documentario vuole raccontare la storia del fondatore di Forza Italia e si concentrerà principalmente dai sui esordi nel mondo imprenditoriale fino alla rivoluzione della televisione commerciale a metà degli anni ’70, culminando con il suo ingresso nella politica alle elezioni del 1994.

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Il giovane Berlusconi, 5 curiosità su la serie Netflix

In attesa di vedere la miniserie sul piccolo schermo, ecco alcune curiosità del documentario Il giovane Berlusconi:

  1. La serie tv si svilupperà su 3 puntate di 50 minuti ciascuna, dove si alterneranno materiali di repertorio ma anche testimonianze e confidenze di coloro che sono stati vicini al personaggio; infatti la caratteristica del documentario sarà l’assenza di un narratore a favore di una sorta di collage di voci e testimonianze passate che daranno luce a un viaggio nel passato per conoscere meglio l’illustre Silvio Berlusconi
  2. Già dal trailer si può vedere la linea che seguirà il documentario, in particolare si apre con un giovane Berlusconi intervistato da Mike Buongiorno in cui si può capire molto bene la personalità del noto personaggio. Infatti Mike gli domanda: “Tu ti occupi bene di tante cose, distribuzione, editoria, cinema, calcio, costruzioni, come fai non lo so, ma non ti è mai venuto in mente di entrare in politica?”. E Berlusconi gli risponde che lui è un uomo del fare e quello che sa fare bene è l’imprenditore.
  3. Nel trailer si possono intravedere interviste di rilievo con Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, insieme a riflessioni di figure influenti come Dell’Utri, che esclama: “Marcello, dobbiamo proprio fondare un partito qui”. Non mancano i ricordi dei principali antagonisti, come Achille Occhetto, che ammette: “Non eravamo pronti per la sfida di Berlusconi”. Tra le testimonianze si distinguono anche Gianni Minoli, Pino Corrias, Iva Zanicchi e molti altri.
Berlusconi documentario
Fonte: comunicato stampa

4. Nella miniserie si toccheranno delle fasi fondamentali della sua carriera: tra cui la realizzazione di Milano 2, una città del futuro immersa nel verde, dove si progetta, per la prima volta in Italia, di cablare l’intera area con il cavo coassiale, eliminando così il problema delle antenne sui tetti. Ed è proprio da un modesto sottoscala che nel 1974 nasce una televisione dedicata ai residenti, offrendo la possibilità di seguire la messa, le riunioni di condominio, gli eventi sportivi dei bambini e persino la pubblicità dei negozi locali. Nessuno avrebbe previsto che da quel modesto inizio la televisione condominiale di TeleMilanoCavo si sarebbe trasformata rapidamente in uno dei più grandi gruppi televisivi privati d’Europa. Inevitabilmente si affronterà la nascita della televisione privata infatti egli aveva compreso che l’introduzione della pubblicità sarebbe stata la svolta del futuro italiano; in particolare nella serie si vedranno noti personaggi esporre la loro testimonianza su una di quelle che si può considerare rivoluzione del secolo.

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Foto: Ufficio stampa

5. La serie sfrutta la musica, gli archivi e le testimonianze personali come pilastri fondamentali per raccontare una storia di impatto visivo straordinario. Cosi facendo si andrà a creare un repertorio di storie su una celebre figura del paesaggio italiano, mai avuto prima. Con una narrativa brillante e una struttura drammatica ben definita, racconta non solo il fenomeno Berlusconi al pubblico italiano, ma cattura anche l’attenzione degli spettatori internazionali, offrendo una prospettiva unica sulla sua storia.