La morte di Silvio Berlusconi lascia una ferita non solo in tutti i suoi sostenitori politici ma anche in tutti quei volti noti del mondo dello spettacolo che nella sua Mediaset hanno trovato una seconda famiglia. Intercettato dal TG5, il conduttore e mattatore della tv Gerry Scotti ha voluto omaggiare il Cavaliere con un personalissimo ricordo del loro rapporto e di ciò che egli ha rappresentato per la sua carriera artistica.
“Berlusconi per noi è stato il maestro del lavoro, ci ha insegnato ad amarlo, a rispettarlo, a rispettare le persone con cui facciamo il nostro lavoro, tecnici, sarte, parrucchieri, e rispettare le persone che del nostro lavoro usufruiscono, i telespettatori. Questa era la sua massima dottrina […]. A noi, ragazzi di bottega, ci ha trasmesso, non insegnato, i valori di questo lavoro. Non so se volente o nolente, questi valori hanno stimolato tutte le altre emittenti a fare come facevano noi con la tv commerciale. Credo che sia un bellissimo esempio anche per i nostri concorrenti“, ha dichiarato Gerry Scotti.
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Silvio Berlusconi vedeva la tv come uno strumento che fa parte della famiglia, ha spiegato il conduttore di “Caduta Libera”: “Uso spesso la parola elettrodomestico, credo che lui abbia sposato il mio concetto. Essere a casa degli italiani, anche nei loro luoghi più intimi, vuol dire condividere con la tv tanti momenti della propria giornata e della propria esistenza. Lui voleva che noi fossimo un pezzo di tutte le famiglie in cui entravamo“.
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Gerry Scotti si è poi soffermato a ricordare i programmi che Silvio Berlusconi amava produrre e vedere in tv: “Ha amato i contenitori che occupavano l’intera giornata, tipo ‘Buona domenica’. La domenica bisognava stare in famiglia, guardare insieme un programma che doveva durare dalle 2 alle 8 di sera. E quando gliel’abbiamo fatto notare dicendogli che erano 6 ore di diretta, lui diceva “E cosa volete che siano? Ci si diverte”. Quel divertimento arrivava nella casa degli italiani“.
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Infine, prima di restituire la linea a Cesara Buonamici del TG5, Gerry Scotti ha ricordato una delle loro ultime chiacchierate: “Quando siamo tornati sull’argomento dei miei esordi in tv, io mi sono permesso di dirgli che quando mi ha visto la prima volta disse a Cecchetto che io somigliavo al suo ragioniere. Lui cambiò idea. Mi ha detto: “Ti avevo giudicato così, ma oggi ovunque io sia e accendo la tv c’è la tua faccia, in quel momento mi sento a casa”. Questa era la tv che voleva Silvio“.
Il ricordo si è poi concluso con la commozione del conduttore che ha ringraziato Silvio Berlusconi per ciò che ha rappresentato per lui: “Ho tentato di non commuovermi. Oggi gli dico solo grazie, per tutto quello che ci ha regalato nella nostra vita“.
Silvio Berlusconi morto: il ricordo di Gerry Scotti
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