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Sanremo 2019: i Negrita parlano di Matteo Salvini? E’ polemica

Il comandante di cui canta la band toscana è il ministro? Il Festival di Sanremo 2019 è il festival dei toscani. Tra i concorrenti infatti diversi rappresentanti della regione italiana: Enrico Nigiotti, ex concorrente di Amici, Zen Circus e Francesco Motta, per la famigerata e obbligata quota indie, il carrarese Irama e infine i Negrita, […]

di Redazione di Rumors.it | 6 Febbraio 2019
Foto: Ufficio Stampa

Il comandante di cui canta la band toscana è il ministro?

Il Festival di Sanremo 2019 è il festival dei toscani. Tra i concorrenti infatti diversi rappresentanti della regione italiana: Enrico Nigiotti, ex concorrente di Amici, Zen Circus e Francesco Motta, per la famigerata e obbligata quota indie, il carrarese Irama e infine i Negrita, band fondata ad Arezzo agli inizi degli anni novanta. Proprio i Negrita hanno portato sul palco dell’Ariston uno dei brani più controversi e sul cui significato si sta più discutendo. 

Malgrado Pau, il leader della band, avesse dichiarato poco prima dell’inizio di Sanremo di non volersi schierare nella querelle tra il direttore artistico Claudio Baglioni e il ministro degli interni Matteo Salvini sulla questione dei migranti, la canzone scelta per partecipare sembrerebbe suggerire l’esatto contrario. Ad essere messi sotto esame sono soprattutto i primi versi del brano, che si intitola I ragazzi stanno bene. “Per far pace con il mondo dei confini e passaporti” cantano i Negrita, “dei fantasmi sulle barche e di barche senza un porto/ Come vuole un comandante a cui conviene il gioco sporco.” 

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Foto: Youtube

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Che il comandante a cui conviene il gioco sporco non sia altri che Matteo Salvini, che sulla sua politica di non-accoglienza e di porti chiusi ha basato e sta basando gran parte della sua campagna elettorale e della sua comunicazione sui social? I Negrita non si esprimono, o quasi. Non confermano e non negano, nicchiano. Ma il pubblico ha già deciso per loro. Nessuna parola dal diretto interessato, che non si è ancora espresso sulla prima puntata del Festival. 

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Il festival, che doveva essere più apolitico che mai, si rivela ancora una volta estremamente vicino alla società e all’attualità. Non solo i Negrita hanno scelto la strada della tematica sociale. Daniele Silvestri, accompagnato sul palco dal rapper Rancore, ha scelto di criticare aspramente l’abuso di internet, della virtualità e degli schermi da parte di giovani e adolescenti, e Francesco Motta ha dipinto un affresco cupo ma pieno di speranza su cosa vuol dire essere appena diventati adulti in Italia.

P.L.