Al Mart – Il museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto- sarà in programma dal 22 maggio al 29 agosto una mostra dedicata a Botticelli. Vittorio Sgarbi, direttore del museo nonché ideatore della mostra insieme a Eike Schmidt – il Direttore degli Uffizi – , ha pensato bene di invitare Chiara Ferragni, per far conoscere il maestro del Rinascimento italiano al popolo social.
La scelta non è casuale. La Ferragni, infatti, la scorsa estate si era fatta immortalare agli Uffizi accanto alla Venere di Botticelli, ottenendo innumerevoli like. Lo scatto voleva testimoniare come il capolavoro del pittore fosse ancora oggi fonte d’ispirazione per pittori, fotografi, stilisti e influencer. Per questo motivo Sgarbi ha avviato una trattativa per avere al momento dell’inaugurazione l’influencer e imprenditrice digitale. Ma è sorto un problema: Fedez, il marito della Ferragni non è stato invitato. Del resto era da aspettarselo, dal momento che Sgarbi ha aspramente attaccato il rapper per il suo discorso al concerto del Primo Maggio.
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Si prospetta una succulenta polemica in vista dell’inaugurazione della mostra intitolata “Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo”. Sgarbi così ha scritto su Twitter: “Non ho mai parlato con la Ferragni e non le ho mai chiesto nulla. Credo comunque che non può che sentirsi onorata di partecipare a una mostra che la affianca alla Venere di Botticelli. Se verrà, sarò ben lieto di accoglierla”. La presenza di Fedez, tuttavia, non è affatto gradita. “L’invito, chiaramente, non è esteso a Fedez: troppo eterosessuale” afferma senza problemi Sgarbi. “La mostra, del resto, è un incontro tra donne: Venere e Chiara” conclude il direttore nel suo post.
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Ed ecco che la polemica è servita. Al momento non c’è stata alcuna risposta sui social da parte di Fedez. Ma è probabile che il rapper replicherà ben presto alla provocazione. In seguito al concerto del Primo maggio così Sgarbi aveva attaccato Fedez su Twitter: “Se decidi di partecipare al concerto del Primo Maggio parli di lavoro, non fai un comizio per attaccare i tuoi avversari. Diversamente, il tuo ruolo non è quello dell’artista, ma di un militante che utilizza il servizio pubblico per propagandare le proprie idee politiche”. E ironico aveva aggiunto: “La cosa buona di Fedez è la Ferragni“.