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Salmo, è di nuovo polemica: nel mirino dell’Aivis per l’installazione promozionale nella Stazione Centrale di Milano

Il rapper sardo è ancora una volta soggetto a critiche e polemiche, ma stavolta tutto è legato alla particolare campagna promozionale per il suo nuovo disco FLOP alla Stazione Centrale di Milano

di Redazione Rumors.it | 4 Ottobre 2021
Foto: Instagram

Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla pubblicazione del nuovo disco di Salmo FLOP, che il rapper sardo torna al centro di critiche e polemiche. Questa volta però da parte di Manuela Barbarossa, presidentessa di Aivis, l’Associazione italiana vittime della strada. Dopo lo scandalo del concerto contro tutte le normative Covid, organizzato a sorpresa a Olbia, nella sua città natale, Salmo torna a far parlare di sé: il motivo è ben diverso, e riguarda la campagna promozionale del suo nuovo disco.

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In occasione della pubblicazione del nuovo progetto discografico, Salmo e il suo team hanno organizzato un piano promozionale d’impatto per pubblicizzare il nuovo disco nella città di Milano. Dopo i manifesti 3D apparsi in Piazza San Babila e lungo i Navigli, la campagna pubblicitaria è proseguita con una vera e propria installazione alla Stazione Centrale di Milano, in cui l’artista (rappresentato da un manichino dalle sue sembianze), viene investito da una macchina targata Spotify.

Samo

Foto: Ufficio Stampa

 

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Un vero e proprio esempio di guerrilla marketing, ovvero una forma di pubblicità alternativa e non convenzionale basata sull’effetto sorpresa, con lo scopo di raggiungere obiettivi promozionali tradizionali, in questo caso la promozione di un nuovo disco. Tale campagna non è stata del tutto apprezzata da Manuela Barbarossa, presidentessa di Aivis: “Ci dispiace che per lanciare un prodotto come una canzone o qualsiasi altra cosa si utilizzino strumenti di questo genere – sottolinea Manuela Barbarossa parlando con il magazine online MoW – Si sta passando quel limite che non andrebbe mai passato, cioè di usare strumentalmente tutto.”

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Salmo polemica, la promozione del suo album ha fatto scoppiare una bufera

“Dispiace – ha proseguito la presidentessa -, perché vuol dire non riflettere fino in fondo su quello che si sta facendo. Stiamo normalizzando l’anormale. Non mi sembra neppure di cattivo gusto, rientra in questa mentalità sdoganata socialmente”. Infine lancia una provocazione al rapper: “Lui che vorrebbero distinguersi, in realtà rientra a pieno titolo nella massa. Per distinguersi sarebbe stato utile elevarsi un pochino, per cui se ci vuole contattare possiamo dargli qualche consiglio”.