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Guerra Russia – Ucraina: come la sta raccontando la televisione italiana?

La Guerra tra Russia e Ucraina spacca di nuovo l’Europa e torna l’overdose di notizie sui media italiani: scopriamo insieme come la tv sta raccontando questo momento drammatico della storia del mondo…

di giuseppe | 27 Febbraio 2022
Manifestazione per la Pace a Milano - Foto: Luca Diana

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha stravolto tutto il mondo, anche quello dei media televisivi italiani: nelle ultime ore, infatti, è stato completamente stravolto il palinsesto televisivo portando la cronaca nera ad occupare gran parte del monte ore della programmazione giornaliera di tutte le reti italiane. I telespettatori più attenti, però, avranno notato una netta differenza nell’agenda setting delle due emittenti più importanti del nostro Paese, ovvero Rai e Mediaset.

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Prima di analizzare la situazione odierna, però, dobbiamo partire da un assunto fondamentale: mentre Mediaset è una rete televisiva privata, la Rai è invece la cosiddetta tv di Stato che per principio deve ricoprire un ruolo importante nel servizio pubblico del Paese. Per questo motivo, sin dalle prime ore di questa guerra nel cuore dell’Europa abbiamo assistito ad una netta differenza nella gestione delle notizie da parte delle due emittenti, come dall’altro canto anche nelle altre reti (pensiamo a Sky, Discovery, La7).

TG1

TG1 – Screenshot RaiPlay

 

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Sin dalle prime ore dell’alba di giovedì 24 febbraio, infatti, la Rai ha acceso i propri riflettori sull’Ucraina raccontando il conflitto in maniera dettagliata e attenta grazie allo sguardo vigile di circa 14 inviati collegati dal luogo in cui si sta segnando la storia dell’umanità. Lo stesso si può dire per le altre reti televisive italiane che però hanno optato per una linea più soft, limitando gli speciali dedicati alla Guerra e offrendo al loro pubblico dell’intrattenimento: si tratta di una scelta per salvaguardare i cittadini dalla sovrabbondanza di informazioni (e di fake news) o di una strategia volta alla censura (come qualcuno ipotizza sul web)?

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La risposta in realtà è abbastanza semplice: se prendiamo le due emittenti principali del nostro Paese ci rendiamo subito conto che la Rai ha il dovere di informare i cittadini italiani – in quanto tv di Stato – su quanto sta accadendo al mondo e lo fa con speciali del TG1, continue finestre nei programmi di infotainment, eliminando dai propri palinsesti fiction e show di intrattenimento come Il Cantante Mascherato; dall’altro lato abbiamo invece Mediaset che punta tutta la sua programmazione proprio sull’intrattenimento per regalare qualche istante di finta normalità e tranquillità agli italiani, relegando a Rete 4 (che è poi la rete preposta già da anni per svolgere questo ruolo) il compito di informare il Paese.

TG1

TG1 – Screenshot RaiPlay

 

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Guerra Russia – Ucraina: come la sta raccontando la televisione italiana?

A molti, però, ha fatto storcere il naso la scelta del Biscione di mandare comunque in onda il Grande Fratello Vip il giovedì sera in prima serata, prima vera giornata di guerra tra Russia e Ucraina. A rispondere a queste accuse è stato lo stesso padrone di casa del reality Alfonso Signorini che sin dal principio ha messo le mani avanti: “Qualsiasi scappatoia non sarebbe mai quella giusta. Noi siamo comunque qui, con voi, e continuiamo ad intrattenervi. Facendovi compagnia, senza pretese, pur non dimenticando i problemi del mondo”.

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Insomma, una gestione totalmente distinta rispetto alla Rai che da un lato vuole rispondere all’esigenza del pubblico di non essere “bombardata” dalle notizie che arrivano dall’Ucraina – come successo negli ultimi due anni a causa del Covid, dall’altra la volontà di intrattenere e rassicurare il Paese grazie ai volti più amati dal popolo italiano. Nessuna finestra aggiuntiva: sulle tre reti principali Mediaset il conflitto viene raccontato di pari passo con i casi di cronaca che da settimane tengono banco sui nostri media. A parlarne restano i TG di Canale 5, Italia 1 e Rete 4, Mattino Cinque NewsPomeriggio Cinque, e tutti i programmi di informazione di Rete 4. Come si evolverà la narrazione del conflitto in Italia? Non ci resta che continuare a seguire tutta la programmazione tv del nostro Paese attuando una giusta selezione e senza cadere nell’eccesso di informazione.

 

 

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