“Vorrei un tramonto ma mi esplode la gola e la testa dal male. Rimedi?”. Così scriveva Michele Merlo, su Instagram, due sere prima della tragica morte. Una scomparsa che, ad un anno di distanza oggi – 6 giugno -, forse fa più male che mai. Soprattutto se si considerano tutte le dichiarazioni fatte in merito al fatto che forse, con “un semplice esame del sangue in più”, il giovane cantante si sarebbe potuto salvare da quella leucemia fulminante che gli è stata fatale. A un anno dalla scomparsa del cantante, allo stadio comunale di Rosà (Vicenza), si terrà un evento per commemorare Michele promosso dall’Associazione Romantico Ribelle, nata a sostegno della ricerca scientifica.
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“Con tanti amici e l’aiuto della Nazionale Cantanti, proveremo a ricordarlo attraverso la musica e il gioco. Vogliamo sempre celebrarlo e sostenere anche gli artisti che non hanno la possibilità di emergere” aveva dichiarato Domenico Merlo, papà del cantante scomparso a Verissimo. Inoltre uscirà l’ultimo brano inciso da Michele Merlo poco prima di morire, Farfalle. In occasione del primo anniversario della morte di Michele Merlo ripercorriamo le tappe fondamentali della sua vita, dall’esordio ad Amici 16 alla tragica scomparsa.
Foto: Ufficio Stampa
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La passione per la musica
Un richiamo quello della musica che si era manifestato sin da piccolo: dopo aver tentato di entrare a far parte del cast di X Factor Italia nella decima edizione (fermandosi alla fase dei Bootcamp), il giovane cresciuto a pane e grandi classici del rock-pop contemporaneo, era riuscito ad entrare, nel 2017, nella scuola di Amici nel 2017 col moniker di Mike Bird, ovvero una ironica e quasi fedele traduzione in inglese del proprio nome. Un’edizione quella che vedeva tra gli allievi pure Federica Carta, RIKI e tanti altri e al termine della quale Michele si classificherà al quinto posto.
Il percorso ad Amici 16
Con lo pseudonimo di Mike Bird, il giovane cantante con un futuro pieno di sogni e una chitarra si era aggiudicato un banco nella prestigiosa scuola di Maria De Filippi. Era il 2017 e Michele Merlo si preparava a conquistare il favore del pubblico con la sua musica. Nonostante un percorso fatto di molti ostacoli, dal carattere introverso ai continui scontri con Morgan – direttore artistico della sua squadra – l’uscita dal talent aveva dato la giusta grinta al giovane. “Ho vissuto questa esperienza in modo abbastanza razionale. La botta dell’uscita è arrivata e l’ho digerita, anche se rimango comunque un po’ amareggiato, ovviamente. Ho già ripreso a fare le cose che facevo prima, vedere tutti i miei amici, frequentare i posti in cui andavo prima di Amici. A suonare, a mettermi in moto per la musica” aveva rivelato a Vanity Fair dopo la sua eliminazione. “Voglio suonare, fare tanti live, realizzare un bel singolo” aveva poi concluso.
La musica
Dopo l’esperienza nel talent di Amici di Maria De Filippi, per Michele Merlo era arriva la pubblicazione del primo disco di inediti. Ma il tempo di Mike Bird era finito era arrivata l’era di “Cinemaboy”, il nuovo nome d’arte scelto da Michele, assieme anche ad alcuni singoli che ottengono un discreto successo tra cui Non mi manchi più, Tivù ed Aquiloni. Dopo l’esordio del 2019, poco più di un anno dopo, arriva il secondo lp, Cuori stupidi (pubblicato a gennaio 2020):un progetto discografico che sembrava l’inizio di una carriera molto promettente…
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Michele Merlo anniversario morte: la tragica scomparsa
La malattia
Come ricostruito dai medici degli ospedali, il 2 giugno del 2021 Michele Merlo si era presentato al pronto soccorso di Vergato dove la guardia medica rilevò un quadro patologico dell’apparato faringeo, prescrivendo un farmaco antibiotico. La sera successiva, il giovane però ebbe un malore e dovette intervenire l’ambulanza con un codice rosso. Dopo la stabilizzazione l’ambulanza ripartiva verso il pronto soccorso del Maggiore con codice di massima gravità. Sottoposto a indagini multiple urgenti, si evidenziò una grave emorragia cerebrale spontanea e la necessità di un intervento neurochirurgico urgente. L’intervento si concluse bene, però il decorso post operatorio fu critico, con un rapido peggioramento progressivo del quadro clinico sino alla morte, sopraggiunta il 6 giugno alle 21.45. La diagnosi? Leucemia promielocitica acuta (LAP), un sottotipo della leucemia mieloide acuta, è la forma più aggressiva e grave dei tumori del sangue.
Il ricordo del padre e l’appello: “Mio figlio poteva salvarsi”
Il padre di Michele Merlo, Domenico, è stato ospite del salotto di Verissimo dove ha deciso di condividere la sua personale storia con il pubblico di Canale 5, svelando anche alcuni lati del suo rapporto con il figlio: “Con lui ero un po’ duro perché provengo da una carriera militare, però nonostante, tutto ascoltava i miei consigli. Con la mamma invece si apriva molto, a lei raccontava anche le cose più intime”. In questa occasione, sempre il papà di Michele ha voluto dire la sua sulla situazione sanitaria italiana attuale, criticandola duramente: “Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche. I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia”. Domenico ha poi aggiunto: “Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano, anche se mi ha devastato la vita“.
Foto: Instagram @michelemerlo
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