“Io difendo le donne. Chi mi accusa cerca solo pubblicità”. Le parole di Luca Barbareschi, attore, regista e produttore nonché ex politico, si sono inserite in una denuncia più ampia dei metodi usati in viale Mazzini, sede storica della Rai: dagli attacchi per presunte frasi sessiste al diverbio personale con due consiglieri della Rai, dal ruolo fondamentale delle donne al vittimismo di Fabio Fazio. Le parole di Barbareschi hanno smontato in piccoli pezzi le accuse dei suoi detrattori e, non senza qualche commento al veleno, hanno rivelato il presunto modus operandi targato Rai in queste situazioni delicate.
Luca Barbareschi, accuse di sessismo? Ecco come si difende l’attore
Luca Barbareschi, incalzato dal Corriere della Sera, si è difeso fieramente dalle accuse di sessismo. Francesca Bria e Riccardo Laganà hanno chiesto al presidente Marinella Soldi di bloccare il suo programma In barba a tutto in quanto, secondo loro, sarebbe incompatibile con il servizio pubblico. “Ma chi sono questi? Quando la signora Bria era alle elementari io già facevo di tutto” ha detto. Poi ha continuato: “Mi chiedo se fossero gli stessi di due anni fa, quando il mio show andava in onda con grande successo. Facevo oltre 900mila spettatori”. Poi ironicamente ha detto: “Lo scandalo è che non lo abbiano riproposto subito”.
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Foto: Instagram @barbareschiluca
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Luca Barbareschi Rai: il servizio pubblico vuole bloccare il suo programma
Il vero motivo della volontà di bloccare il programma di Luca barbareschi risiede in una frase dell’attore e regista: “Le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità”, aveva spiegato l’attore riferendosi ad Amleta, l’associazione che contrasta la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.“Ho sempre difeso le donne da ogni violenza” ha affermato Barbareschi. Poi ha precisato: “Tutte. Non solo le attrici, ma le cassiere dei grandi magazzini, le impiegate, quelle che non conosce nessuno”. In effetti, alcuni risultati giocano sicuramente a suo favore: “Chi ha voluto la legge contro la violenza sui bambini? Io. Chi ha istituito la Giornata contro la pedofilia e la pedopornografia? Sempre io”.
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