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Che Tempo Che Fa, la “letterina” di Luciana Littizzetto è una bordata alla Rai: “Voglio togliermi tutti i sassolini”

A Che Tempo Che Fa è ora di nuove letterine-bordate per Luciana Littizzetto e di certo questa volta non si risparmierà: nuova rete, nuove frecciatine alla Rai. Ecco cosa ha detto agli esordi della nuova edizione sul Nove

di Eleonora Galli | 16 Ottobre 2023
Foto: Screenshot Che Tempo Che Fa Ufficio Stampa Discovery

Nulla ha mai fermato Luciana Littizzetto dalle sue bordate pungenti, adesso ancora meno approdata in una nuova rete privata con Che Tempo Che Fa. Agli esordi sul Nove, Lucianina ha già avvisato Fazio: “Voglio togliermi tutti i sassolini” e questo significa solo una cosa: farla pagare cara alla Rai. Se prima, con il servizio pubblico, si doveva trattenere tra frecciatine e pareri controcorrente e pungenti, ora questo limite non c’è più e Luciana può dare libero sfogo alla sua immaginazione. Ecco le sue parole nella prima (di tante) letterine.

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Luciana Littizzetto Che Tempo Che Fa: “Sappi che i sassolini dopo decenni sono come nuraghi”

“Caro Nove, sappi che mi toglierò diversi sassolini che dopo decenni sono diventati grossi come nuraghi”, così esordisce Luciana nella sua letterina indirizzata al Nove, ma che sembra proprio essere indirizzata a Roberto Sergio, direttore amministrativo della Rai. Littizzetto mette in guardia la direzione del Nove su tutto ciò che lei si permetterà di fare durante il programma, tutte cose che le sono state piano piano tolte dalla Rai, limitando (secondo quanto si capisce dalle sue parole) la sua libertà di espressione.

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Luciana Littizzetto contro la Rai: “Dirò parolacce, tutte quelle che non ho potuto dire”

Luciana ha stilato così il suo decalogo di avvisi per il Nove su tutto ciò che conterranno le sue lettere da questa prima puntata in poi:

Sappi che dirò tante parolacce, tutte quelle che non potrò dire in tanti anni. Sappi che parlerò di Meloni e dell’opposizione che la combatte ogni giorno, ma oltre che di Salvini parlerò anche della Schlein e del suo fantastico modo di esprimersi che certamente avvicinerà al partito democratico i ceti più semplici e proletari. Parlerò di Crosetto e di Pichetto, di Sangiuliano e dei libri che non ha letto. Parlerò di Piantedosi che ama i migranti ma a piccole dosi, e anche di Giorgetti che toglie le tasse ai grandi e le lascia ai piccoletti. Parlerò del salario minimo, che sarebbe il minimo per vivere dignitosamente, e invece non serve a niente secondo il CNEL. Poi parlerò del CNEL perché la sua esistenza è uno dei grandi misteri di questo pianeta insieme all’Area 51, Loch Ness e la veggente di Trevignano. Io parlerò di cose che fanno ridere, perché è il mio mestiere. Ma parlerò anche di cose che fanno male, perché è il mio mestiere anche quello. Parlerò di femminicidi, perché dall’inizio dell’anno sono già state uccise 90 donne di cui 75 in famiglia e possiamo cambiare rete ma non smettere di denunciare questo orrore. E parlerò di guerra. Di tutte le guerre. Ne parlerò come so e come posso, perché non sono un’esperta.

Mio caro Nove, sarò sempre la parentesi ironica della settimana. L’angolo della balenga. L’attimo di respiro dopo sette giorni in apnea. E tu, Nove, accoglimi, fatti capanna. Fatti guscio, cofanetto, scrigno e portagioie. Sii la mia ostrica, e io sarò la tua pirla.

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Luciana Littizzetto sarà una ventata di aria sul Nove, come il Nove lo sarà per lei

Così Luciana ha esordito durante la prima puntata di Che Tempo Che Fa che non si può non affermare sia stata un successo. La comica non si vuole più trattenere tanto che ha ancora tanti “vaffa” in serbo sin dall’anno scorso – come ha affermato lei stessa – e parlerà di avvenimenti più seri con taglio comico e di avvenimenti più frivoli con taglio pungente, come ha sempre fatto, e negli ultimi tempi le è stato impedito per paura delle critiche da parte dei dirigenti del servizio pubblico. Insomma, è una nuova era per Luciana e Fazio e forse come loro saranno la ventata di aria fresca per il Nove, anche il Nove sarà una ventata fresca per loro.