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Chiara Ferragni, il suo video di scuse è la copia di quello di un’attivista palestinese

Gli utenti del web non si lasciano sfuggire nulla e, infatti, si sono accorti che il video di scuse pubblicato da Chiara Ferragni è quasi la copia identica di quello di un’attivista palestinese

di Nadia Pieri | 21 Dicembre 2023
Foto: screenshot Instagram

La bufera Ferragni non si ferma. Dopo lo scandalo relativo al Caso Balocco, in cui chiara Ferragni è stata multata di un milione di euro dall’Antitrust, con l’accusa di pratiche commerciali scorrette, si stanno scoprendo altri altarini. Un esempio? La campagna di beneficienza delle uova di Pasqua griffate Chiara Ferragni. Ma ciò che nelle ultime ore sta facendo parlare è il video di scuse pubblicato sul suo profilo Instagram, in cui si è mostrata con capelli raccolti, trucco leggero e tuta grigia casalinga ( che poi si è rilevata costare 600 euro). Una scelta di comunicazione studiata nei minimi dettagli che però sembra non essere totalmente frutto dell’imprenditrice digitale.

Chiara Ferragni, il video in cui si scusa è la copia di quello di un’attivista palestinese

Come riporta Dagospia, gli utenti più attenti della Ferragni si sono accorti che il suo video è molto simile a quello postato da Salma Shawa, un’attivista palestinese. Anche quest’ultima, infatti, ha optato per un make up molto tenue, praticamente identico a quello dell’influencer. A stupire più di tutto l’outfit, Salma indossa una maglia grigia, molto simile alla parte superiore della tuta di Chiara Ferragni. Il video in questione, che conta più di un milione di visualizzazioni, è stato pubblicato sei giorni fa, quindi prima di quello realizzato dall’imprenditrici digitale.

 

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Chiara Ferragni e Salma Shawa: qual è la differenza tra i due video?

Se da un punto di vista estetico i due video sembrano praticamente identici, gli argomenti trattati dalle due donne sono completamente differenti. Nel suo video, infatti, l’attivista racconta della situazione drammatica che stanno vivendo gli abitanti della striscia di Gaza, mentre Chiara cerca di rimediare – forse invano – allo scandalo a cui è stata coinvolta, annunciando che devolverà un milione di euro ai bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino.