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Sanremo 2024, le pagelle ai look della prima serata: Ricchi e Poveri infiocchettati (10), Sangiovanni sbaglia taglia (3)

A Sanremo 2023 una prima serata ricca di bianchi e neri, ma i colpi di genio non sono mancati. A sorpresa (o quasi) i Ricchi e Poveri osano, mentre tra i più giovani le insufficienze non mancano. Ecco i nostri voti ai look

di Franca Cutilli | 7 Febbraio 2024
Foto: ufficio stampa

La prima serata di Sanremo 2024 sul fronte dei look è stata un susseguirsi di total black e total white,  colore o un guizzo. Tra le rarità abbiamo apprezzato Angelina Mango in Etro e i Ricchi e Poveri infiocchettati per l’occasione. Angelo e Angela si presentano avvolti da un fiocco rosso gigante, sciolto al momento giusto con un movimento di braccio degno di Jannik Sinner. Sotto il fiocco un elegantissimo completo nero per Schiotu e jumpsuit smanicato per la brunetta. Verso il finale arrivano i ballerini di tango, anche loro abbinati ai cantanti di Ma non tutta la vita.

Emma cambia tutto e convince

Tra le donne è la più convincente sul fronte dei look. La firma è di Lorenzo Posocco, che non a caso da anni è lo stylist di Dua Lipa. Emma si presenta all’esordio con un miniabito nero, generoso ma elegante sul décolleté, con calza nera velata e pump dello stesso colore. Ben fatto: una sola serata ha cancellato gli abiti da signora di qualche anno fa. Una ventata d’aria fresca. Siamo curiosi di sapere cosa verrà nelle prossime serate. Voto 8

emma marrone sanremo 2024

Foto: IPA

Sangiovanni sbaglia taglia

La prima bocciatura non si fa attendere e tocca a Sangiovanni. Con lui l’effetto over è sfuggito di mano. Durante l’esibizione scompare nel completo bianco. Un po’ come quando da bambini la mamma comprava i vestiti più grandi per farli durare più a lungo. Qui però le taglie sbagliate sono almeno tre. Voto 4.

La Sad tutto fumo e niente arrosto?

Un po’ Schiaparelli che non ci ha creduto abbastanza, un po’ festa di Halloween in ritardo. Il trio in quota punk non tradisce se stesso. A parte le capigliature a cui ormai siamo abituati, si presentano con un esoscheletro metallico a pelle, sotto ciò che resta delle giacche. L’effetto Finley della canzone rovina tutto: cosa c’è davvero dietro il look da duri? Voto 5.

Marco Mengoni alza l’asticella e ce n’è per tutti i gusti

Esordio in nero, con blazer formato kimono e ricamo, poi nel ritorno con Due Vite osa con una t-shirt in maglia metallica, per proseguire con un completo Valentino in rosso. E ancora un abbinamento camicia bianca e jeans sublime. Trés chic. Voto 9.

 

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Ghali il più cool, gioca un campionato a parte 

Il trapper e la sua stylist Ramona Tabita sanno sempre cosa fare. Solo lui e la sua personalità possono reggere un completo pailettato azzurro cielo simile. Bravi. Ci aspettiamo grandi cose per le prossime serate. Eleganza alle stelle anche per l’alieno che lo accompagna, che manda baci in smoking.

Stessa generazione, altra pasta: Irama e Gazzelle troppo informali

Irama evoca lo spirito dell’amico Rkomi ed esordisce con il pantalone di pelle. Va bene essere rock, ma la maglia nera girocollo aderente è un tantino sotto il minimo sindacale. Nel complesso il look funziona su di lui, ma per citare un successo sanremese di qualche anno fa “poteva fare di più”. Voto 5 ½. Peggio di lui fa Gazzelle, che si presenta in felpa e occhiali da sole: la divisa d’ordinanza in effetti, ma all’Ariston non basta. Apprezziamo la coerenza, ma se non a Sanremo con una camicia, quando? Voto: 3.

Dargen D’Amico leggero, ma non superficiale

Dopo l’ottima figura sul Green Carpet, Dargen D’Amico sfoggia il primo custom d’archivio Moschino e siamo già in estati. Pioggia di iconici teddy bear sul blazer e sull’orlo del pantalone, immancabile l’occhiale da sole, che porta anche punti al Fantasanremo. Gli orsetti però non sono un orpello, ma il simbolo di ciò che in alcune zone del mondo i bambini non hanno. L’impegno di Jacopo D’Amico, questo il suo nome all’anagrafe, passa anche dall’immagine. Anche nel suo caso, come per i Ricchi e Poveri, al suo fianco c’è Rebecca Baglini, che non sbaglia un colpo.

 

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Annalisa fuori fuoco, ma la sua sexy era continua

Annalisa nella sua sexy era si presenta sul palco dell’Ariston con un total black Dolce e Gabbana, con tanto di reggicalze che ogni tanto fanno capolino da sotto il blazer. Se si parla di sensualità c’è poco da aggiungere. Però una cosa da dire c’è: il look è evidentemente ispirato all’outfit della sua imitatrice a Gialappashow. Voto 5.

Mahmood e Geolier sorprendenti

Dimenticate il Mahmood di Brividi: qui il look segue il ritmo baile funk del brano. Il combat look forse non convincere tutti, ma non possiamo immaginarci altro per portare sul palco di Sanremo la sua Tuta gold. Bello l’hairstyle da bravo ragazzo che contrasta con ciò che c’è dal collo in giù. Dal canto suo, Geolier scopre il petto, ma cambia pelle per onorare l’Ariston e supera ogni aspettativa, anche se l’ospitata al Castello delle Cerimonie sembra essere dietro l’angolo. Voto 7 per entrambi.

Big Mama strong e sensuale

Marianna Mammone vince sul campo il titolo di total black più centrato della serata: dall’eyeliner alle lunghissime unghie laccate di nero, passando per l’abito da sposa dark. Il look funziona, in particolar modo nella zona del bustino, che valorizza il punto vita. Sulla gonna abbiamo qualche dubbio, ma nel complesso convince, anche per merito del beauty. Voto 7+.

 

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