“Io vorrei dire ai ragazzi di prendersi quello che gli spetta e non aspettare che qualcuno glielo dia, perché nessuno gli regala niente”, poche ore prima delle finale del Festival di Sanremo 2024 così Geolier, pseudonimo di Emanuele Palumbo napoletano classe 2000, incitava i giovani a mettercela tutta per realizzare i propri desideri.
E, a quanto pare, Geolier, partito da Secondigliano, ha deciso con determinazione di prendersi quello che gli spetta e si è “preso” Sanremo, vincendo prima la serata delle cover e poi giungendo secondo nella finalissima, un bel risultato per un debutto all’Ariston. E che fosse un “predestinato” lo si poteva anche capire dal fatto che Amadeus lo ha voluto fortemente alla kermesse tanto da cambiare persino le regole del festival pur di averlo in gara con una canzone in napoletano e non in italiano, come avrebbe previsto il regolamento fino alla scorsa edizione. Ma il rapper ci tiene a specificare: “Ama ha scelto me con la mia lingua napoletana, se ci fosse stato un altro ragazzo che cantava in dialetto se a lui piaceva secondo me l’avrebbe portato lo stesso”.
Chi è la fidanzata di Geolier, il rapper napoletano che ha spopolato a Sanremo
Cresciuto attraverso i dischi dei Co’Sang, Club Dogo, Michael Jackson, Nas e Rocco Hunt, Geolier si è avvicinato alla musica grazie alle gare di freestyle. Il suo nome d’arte deriva dalla parola francese geôlier, “secondino”, che è anche il nome con cui vengono designati gli abitanti di Secondigliano. Un talento poliedrico ma con un’identità forte e ben delineata, capace di non ripetersi mai e, allo stesso tempo, di mostrarsi al suo pubblico in continua evoluzione, così come solo i grandi artisti sanno fare. Questo è Geolier che in pochi anni ha collezionato ben 53 dischi di platino e 23 dischi d’oro.
Visualizza questo post su Instagram
Sanremo 2024 Geolier secondo: i testi delle canzoni in napoletano
Ma Emanuele non ha voluto rinunciare al napoletano parlato, elemento iconico e imprescindibile del suo rap. Perché “io parlo, penso e mangio in napoletano” – dice lui – e dunque è stato il Festival ad adattarsi al suo stile, piuttosto che il contrario. “Per me sarebbe più difficile cantare in italiano, non sarei io semplicemente. Però la musica è bella perché è sempre in evoluzione, quindi non so se un domani vorrò fare qualcosa in italiano” spiega il rapper.