x

x

Porta a Porta, Amadeus chiarisce: “Sanremo non ha mai promosso l’odio, ma la libertà”

Ospite di Bruno Vespa, Amadeus ha commentato le polemiche riguardanti quanto successo sul palco di Domenica In, il giorno dopo la finale di Sanremo 2024

di Nadia Pieri | 14 Febbraio 2024
Foto: Comi/Terenghi / IPA

Come ogni anno, il Festival di Sanremo porta con sé non solo hit che ci accompagnano per il resto dell’anno, ma anche qualche polemica che per i giorni a seguire popola i salotti televisivi. Ad essere sulla bocca di tutti, nelle ultime ore, è quanto accaduto domenica da Mara Venier, quando Ghali ha sottolineato la necessità di fermare la guerra e il genocidio in Medio Oriente, in risposta all’ambasciatore di Israele a Roma, Alon Bar, con conseguente nota dell’ad Rai, letta dalla conduttrice, in sostegno alle vittime di Hamas. Sui social è esplosa la polemica, e quanto accaduto sul palco dell’Ariston durante la puntata di Domenica In dedicata a Sanremo è stato definito “poco democratico”. Ospite a Porta a Porta ieri sera, Amadeus ha voluto commentare quanto accaduto, sottolineando il vero spirito del Festival di Sanremo.

Amadeus a Porta a Porta: le sue parole

In risposta ad Alon Bar che sui social aveva scritto che riteneva vergognoso che il palco dell’Ariston fosse stato utilizzato per “per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”, Amadeus ha detto:

“Rispetto le decisioni di tutti, ma non sono assolutamente d’accordo con questa affermazione, nella maniera più totale. Il festival di Sanremo non ha mai promosso l’odio, ha sempre parlato di inclusione, di libertà: i cantanti che sono saliti sul palco hanno chiesto la fine della guerra, hanno chiesto la pace, richiedere la pace vuol dire seminare odio? Esattamente il contrario”.

Mara Venier sul comunicato stampa Rai: “Piango per tutti i civili”

Le parole di Amadeus sono state molto apprezzate dal pubblico, e che arrivano a poche ore dalle dichiarazioni di Mara Venier in merito al comunicati letto a Domenica In. La conduttrice, intervistata dal Corriere della Sera, ha voluto specificare il supporto nei confronti di tutti coloro che hanno perso la vita nel corso di questa guerra: “Io piango per le mamme di Gaza che hanno perso i loro figli bambini, come piango per le donne ebree stuprate e prese in ostaggio. Piango per tutte le vittime civili”. E a chi l’accusa di censura ha risposto: “Domenica da me Ghali ha potuto parlare in piena libertà, ha risposto alle critiche dell’ambasciatore di Israele, ha concluso il suo ragionamento senza che nessuno lo interrompesse”.