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Luciana Littizzetto ricorda Maurizio Costanzo: “Sei stato il primo a credere in me…”

Durante la serata speciale “Dedicato a Maurizio Costanzo” su Canale 5, Luciana Littizzetto ha lasciato il pubblico senza parole con la sua toccante lettera dedicata al celebre conduttore

di Redazione Rumors.it | 21 Febbraio 2024
Foto: RedCommunication
Durante la serata speciale “Dedicato a Maurizio Costanzo” su Canale 5, Luciana Littizzetto ha omaggiato il celebre conduttore e giornalista, scomparso un anno fa, con la sua famosa letterina, il caratteristico stile che la contraddistingue da anni a Che Tempo Che Fa. Le parole di Littizzetto, cariche di riconoscenza per il profondo contributo umano e professionale che Costanzo ha offerto al panorama dello spettacolo italiano, hanno suscitato emozioni intense non solo in Maria De Filippi, ma anche nell’intero pubblico presente al teatro Parioli.

Luciana Littizzetto per Maurizio Costanzo: la sua letterina durante Dedicato a Maurizio Costanzo

Nella la puntata speciale “Dedicato a Maurizio Costanzo“, uno dei numerosi ospiti che hanno voluto ricordare il celebre conduttore è stata Luciana Littizzetto. La brillante comica si è accomodata accanto a Maria De Filippi e ha letto di fronte al pubblico le parole toccanti che aveva preparato in memoria di Maurizio.

“Ciao Maurizio, o Maury come ti chiamano qui, o Costanzo come ti chiamano gli italiani. Te ne sei andato da un anno e da allora la tv non è più la stessa. Qui è un po’ come il Louvre senza la Gioconda o Atene senza il Partenone o Sanremo senza Vessicchio. Certo, si va avanti, ma ti accorgi che manca qualcosa. Perché tu sei stato la televisione, più della parabola, del telecomando o del tubo catodico. Sei stato l’invenzione, quello che prima non c’era, in tv c’è un avanti C e un dopo C, dove C sta per Costanzo. E sei stato il talk show, l’alto e il basso che si mescolano, le vite della gente che diventano storia. Se la Rai con il maestro Manzi ci ha insegnato a leggere, tu ci hai insegnato cosa leggere, cosa ascoltare o vedere. Tu che hai aperto il sipario a un sacco di giovani comici dall’animo in tempesta che su questo palco sono riusciti a trovare la rotta. Tu ti accorgevi, ci scrutavi e sgamavi quella scintilla che avevamo dentro, anche se era così piccola che nemmeno noi la vedevamo. Hai dato una chance anche a me, una piccola comica torinese agli inizi. Poi è arrivata la chiamata ‘le andrebbe di venire?’. Nemmeno il tempo di riagganciare che ero già in stazione. Poi quei minuti in attesa passati davanti alla porta del tuo camerino insieme agli altri ospiti della puntata, tra politici, magistrati, scrittori, ballerine, giornalisti, scappati di casa, sembrava il bar di Guerre Stellari. Poi tu ci chiamavi ed entravamo uno ad uno come dal medico della mutua. Mentre fumavi una delle nove sigarette che avevi in mano ci ascoltavi e dopo pochi minuti ci congedavi ‘ci vediamo dopo’ dicevi. E noi a chiederci ‘ma avrà capito?’. Ma tu capivi tutto benissimo. Adesso te lo posso confessare: tu non hai idea dell’ansia che avevo. Quando ero qui sopra, se con la coda dell’occhio vedevo che le cose non andavano come speravi il mio sangue diventava granita, ma bastava che ti avvicinassi con il tuo sgabello un po’ più vicino a me, appoggiandoti alla cartellina come fosse un davanzale per sentire che ti stavi fidando e anche io riprendevo fiato. Volevo dirti grazie anche come spettatrice, per tutte le volte che mi sono svegliata sul divano e ho trovato il tuo faccione ad ammansire il pubblico ‘boni, state boni’, mentre Sgarbi mandava qualcuno a quel paese. Grazie per avermi fatto scoprire un nuovo artista o ritrovarne uno del passato. Grazie per aver parlato di mafia in modo facile, limpido, che capissero tutti, purtroppo però l’hanno capito anche loro troppo bene. E grazie per aver parlato in uno show di intrattenimento di omofobia, omosessuali, transgender, di aids, per aver abbassato il provincialismo bigotto della nostra nazione. E voglio dire grazie a Maria per avermi fatto salire qui su questo palco a ricordare il tuo Maurizio. Il tempo non cambia nulla del dolore, ma ricordare insieme è una specie di carezza che lo rende un po’ più lieve. Siete una bella coppia. PS: Maurizio, almeno da lassù, cambiando prospettiva, hai capito cosa c’è dietro l’angolo?”

Luciana Littizzetto e Maria De Filippi, un’amicizia senza pari: la commozione della conduttrice

La comica così seduta vicino a Maria De Filippi le ha letto la sua letterina, dedicata a Maurizio Costanzo e anche un po’ a lei che deve mandare avanti il suo ricordo e che non si è mai fatta vedere piangere, fino a ieri. Maria infatti si è mostrata molto commossa dalle parole dell’amica, ma non solo: anche dai ricordi di tutti gli amici che sono voluti salire sul palco del Teatro Parioli ancora una volta per omaggiare il grande uomo che è stato e non solamente il grande conduttore.