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“Salviamo la musica live”: i lavoratori del mondo dello spettacolo chiedono aiuto al Governo

Si è tenuta allo stadio San Siro di Milano la conferenza stampa “Salviamo la musica live”, che ha riunito i produttori e i dirigenti delle più grandi Associazioni del settore degli eventi dal vivo. Seppure rivali, si uniscono tutti in un solo grido di disperazione

di Redazione Rumors.it | 25 Settembre 2021
Alessandra Amoroso - Foto: Ufficio stampa

Il settore della musica live è indubbiamente uno tra quelli più danneggiati dalla crisi generata dal Coronavirus. In Italia, da marzo 2020, il settore, in particolare quello dei grandi eventi, è completamente fermo e, ad oggi, la musica del vivo continua a fare fatica ad organizzare il suo futuro con gravissime conseguenze per l’economia del nostro Paese e, soprattutto, per i tanti lavoratori dello spettacolo. Il governo italiano in queste ore sta lavorando per decidere la sorte di tutti quei settori ormai in ginocchio da due anni. La scelta riguarda tutto ciò che concerne, appunto, la musica e gli eventi dal vivo, coinvolgendo club, palazzetti e stadi.

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Tutti i lavoratori del settore, dai cantanti ai produttori agli organizzatori, hanno deciso di lanciare un appello per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della Musica Live nel nostro Paese. “Ricordiamo che da marzo 2020 il nostro settore, in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo. Dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il loro lavoro con grave incertezza personale e delle loro famiglie”, si legge nel manifesto ufficiale condiviso sui social da centinaia e centinaia di artisti tra cui Alessandra Amoroso, Marco Mengoni, Annalisa, Noemi, Emma, e tantissimi altri.

Foto: Prandoni

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Per far sentire ancora di più la loro voce, i produttori di musica live e dalle Associazioni di categoria del settore hanno organizzato una conferenza stampa tenutasi allo Stadio San Siro di Milano. Il loro scopo è quello di invitare il governo italiano ad agire il prima possibile, e porre fine a questa lunga e sofferta attesa, chiedendo una data certa di ripartenza entro il mese di ottobre. Diversi gli ospiti invitati, tra cui Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica. È stato lui ad aprire la conferenza stampa riportando dei dati concreti: “Da 13440 giorni il settore dei live è in ginocchio, ed è un tempo lungo: è ora che questo tempo scada. Solo nel 2021 da gennaio a luglio il fatturato è calato del 98%”.  La musica live è parte integrante della cultura italiana, e questo senso di precarietà non fa altro che allontanare il pubblico. “Bisogna costruire la fiducia con il pubblico“, continua Spera.

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Durante la conferenza stampa è stato sottolineato come in altri Paesi si sia già riaperto tutto o quantomeno sia stata già decisa una data di ripartenza, mentre l’Italia continua ad aspettare e rimandare. La proposta di tutti questi lavoratori è quella di un protocollo condiviso sulle norme sicurezza: ingresso agli spettacoli dal vivo solo con il green pass e obbligo di mascherina e controllo di temperatura per gli show al chiuso. Viene chiesta una riapertura con una capienza pari al 100% e non all’80% (come ipotizzato da alcuni esponenti del governo). Inoltre, è necessaria anche l’abolizione del distanziamento ma con le dovute regole. In questo modo “Ogni concerto diventerebbe una casa di immunizzati”, come afferma Ferdinando Salzano di Friends & Partner. Nel caso in cui non venisse accettata la proposta della capienza al 100% verrà attuato il piano B, definito piano della disperazione e che consiste nel far accedere agli eventi solo chi ha concluso il ciclo vaccinale e chi è completamente immunizzato.

Elena Di Vincenzo

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I lavoratori dello spettacolo chiedono aiuto al governo: Salviamo la musica live!

Il confronto con i Paesi esteri è inevitabile, e come esempio vengono riportati i live eseguiti dai Måneskin nel corso di tutta l’estate in giro per l’intera Europa. A tal proposito si esprime Clemente Zard, direttore di Vivo Concerti che ha avuto modo di lavorare con la band: “I Måneskin hanno partecipato quest’estate ad alcuni Festival europei davanti a più di 25 mila persone all’aperto, senza distanziamento ma con Green Pass e tampone negativo“. Non è mancato il commento al recente assembramento ad un comizio politico dell’ex Presidente Conte: “È incredibile perché noi, come dei soldatini sull’attenti, abbiamo seguito rigorosamente tutte le indicazioni e prescrizioni del governo. Se c’era da suonare con mille persone, noi abbiamo suonato con mille persone. Nessuno di noi ha suonato così, assolutamente nessuno”, ha dichiarato il presidente Vincenzo Spera.

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Ancora una volta il mondo dello spettacolo chiede al governo di poter ripartire da zero una volta per tutte per non compromettere irrimediabilmente anche la stagione del 2022. Non ci resta che attendere la risposta del governo, sperando che questa sia l’ultima richiesta di aiuto da parte dei lavoratori dello spettacolo.

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Foto: Ufficio Stampa