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Chiara Ferragni, nella trappola dello sharenting. Colmerà un nuovo vuoto legislativo?

Dopo lo scandalo Balocco, Chiara Ferragni è tornata sui social sotto una nuova luce: non più di influencer e imprenditrice, ma di madre. Lo sfruttamento dei figli è infatti ormai sempre più evidente e rende necessario un intervento legislativo a tutela

di Sara Radegonda | 1 Febbraio 2024
Foto: Instagram stories @chiaraferragni

I social sono stati il suo luccicante Olimpo, ma ora sono divenuti il suo personale inferno. Per Chiara Ferragni sono tempi duri: dopo lo scandalo Balocco, la sua presenza sulle piattaforme social continua ad essere fuori fuoco. Chiara ha messo da parte, nell’immensa cabina armadio, i lussuosi abiti da imprenditrice digitale e donna di successo per vestire quelli basic di mamma premurosa, nel tentativo di inaugurare un nuovo capitolo della sua carriera in caduta libera. Da quando è riapparsa, in modo costante sui suoi profili, la strategia di fondo è stata fin troppo evidente: puntare tutto sui figli – che appaiono spasmodicamente sulle stories e sui post – per veicolare un’immagine di Chiara che possa avvicinarla a quel pubblico che fino a ieri la osannava e oggi non vede l’ora di infangarla.

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Ma dopo che lo scandalo Balocco ha fatto scuola, spingendo il governo a varare un ddl dedicato alla beneficenza – di cui Chiara si è detta lieta per il contributo da lei fornito -, la nuova strategia social dell’imprenditrice che sfrutta l’immagine dei figli a proprio vantaggio potrebbe rappresentare la nuova ennesima croce. Infatti la pratica dello sharenting, lo sfruttamento commerciale dei figli sui social, ha reso evidente una grave lacuna legislativa in merito che va colmata al più presto. “Se si analizzano i post, in quelli con i figli ci sono il doppio dei like. Chiaro che ci sia una strategia commerciale. In più questi bambini vengono spalmati in tutti i profili, come degli asset commerciali: sui profili dei loro genitori, su quello delle sorelle, quello di Fedez e perfino su quello che era il profilo del loro cane, Matilda. So che l’Agcom sta riflettendo su questo tema. In Francia ci sono delle regole chiare che vietano lo sfruttamento dell’immagine dei minori in questo modo” ha dichiarato il giornalista Rai, Federico Mello ad Open.

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Dunque la strategia salvavita adottata da Chiara Ferragni per veicolare la sua immagine di madre presente e affettuosa – stessa cosa che accade anche sul profilo del marito Fedez – potrebbe essere d’ispirazione per formalizzare e regolamentare a livello legislativo la questione – su cui al momento c’è anarchia totale. Se così fosse però l’imprenditrice digitale si troverebbe nuovamente con le spalle al muro, e con lei le migliaia di influencer che hanno fatto dei figli il proprio business principale. E come ha sottolineato Mello, l’ironia della sorte è sempre in agguato: “Sembra paradossale che una madre che ha sfruttato i suoi figli come in un Truman Show sia caduta poi per una finta comunicazione su dei bambini malati”. Sarebbe giunto il momento di mettere dei confini allo sharenting, al fine di tutelare la dignità dei bambini sui social.

Chiara Ferragni

Foto: Instagram stories @chiaraferragni