La notizia della diagnosi di cancro di Re Carlo III è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Il Sovrano si era sottoposto ad un piccolo intervento alla prostata solo una settimana fa, mentre ora la situazione sembra molto più grave rispetto a quanto era stato preventivato in precedenza. I medici hanno assicurato che non si tratta di cancro alla prostata e la diagnosi specifica non è ancora stata divulgata, ma il Re ha già iniziato le cure. Tuttavia, la situazione di emergenza ha messo in allarme la Corona che potrebbe avere più opzioni per fronteggiare questo momento difficile per la Monarchia Inglese: secondo gli esperti, Re Carlo, nel caso in cui non potesse più ricoprire la sua carica, potrebbe intraprendere la strada dell’abdicazione a favore di William oppure ricorrere al Regency Act.
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Re Carlo abdica? Il Sovrano potrebbe lasciare il posto al Principe William
Una delle opzioni a disposizione di Re Carlo è proprio quella dell’abdicazione in favore di William, una condizione molto rara e che si è verificata l’ultima volta proprio quando Re Giorgio, padre della Regina di Elisabetta, è salito al potere al posto del fratello Edoardo VIII che aveva scelto di sposare Wallis Simpson, una donna divorziata. Perciò, nel caso Re Carlo dovesse abdicare, William salirebbe al potere e così George diventerebbe primo in linea di successione. Ciò che è interessante è che nonostante il Principe Harry non faccia più parte della Royal Family, rimarrebbe comunque quarto in linea di successione.
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Che cos’è il Regency Act? La seconda opzione che potrebbe adottare la Royal Family
Un altro caso, sarebbe quello di ricorrere al Regency Act, aggiornato nella sua ultima versione solo nel 2022, è una legge che prevede che i componenti del Counsellors of State governino al posto del Re, nel caso in cui lui fosse debilitato ad esercitare i suoi poteri e ad assumere la carica a causa della malattia. Se questa opzione venisse introdotta, Camilla avrebbe un ruolo molto importante all’interno della Corona: infatti, fu proprio su richiesta di Carlo che il Regency Act venisse aggiornato, disbrigando dagli oneri reali sia il Principe Harry, fuori dalla Royal Family, che il Principe Andrea, coinvolto in diversi scandali come il caso Epstein, e introducendo all’interno dei Counsellors anche la Principessa Anna e il Principe Edoardo.
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