Il prossimo numero di “Chi”, in edicola dal 16 giugno, sarà incentrato sulla figura di Paolo Bonolis, che è stato intervistato in occasione dei suoi 60 anni, oltre che per un’importantissimo traguardo: 40 anni di televisione. Dagli anni ottanta ad oggi, Bonolis è infatti stato conduttore e co-autore di svariati programmi televisivi sia Rai che Mediaset. Come se non bastasse, è anche stato direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo per le edizioni 2005 e 2009. La sua carriera è incominciata prestissimo: ha cominciato la sua carriera nel 1980 in Rai, con la conduzione, a 19 anni, del programma per ragazzi “3, 2, 1… contatto!”.
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Bonolis, senza peli sulla lingua, confessa: “Nel mio lavoro sono stato bravo, ma anche fortunato perché mi sono potuto esprimere in ciò che sapevo fare e non in un’altra professione, dove magari sarei stato una pippa…”. Diciamo che non tutti sono portati per la televisione, ma Paolo decisamente è nato per stare davanti allo schermo. Parlando invece del futuro, la sua strada rimane legata a Mediaset: “In autunno tornerò su Canale 5 con le nuove puntate di Avanti un altro“, il game show che aveva ideato, insieme a Stefano Santucci, nel 2011.
Per quanto riguarda le voci che suggeriscono un ritorno alla conduzione del prossimo Festival di Sanremo, Bonolis smentisce: “Credo che il Festival debba essere raccontato in una maniera nuova e fuori dall’Ariston, che ha scritto pagine meravigliose. Il Festival ha bisogno di un cambio importante, di una struttura anche tecnologica innovativa per renderlo ancora più evento. Questa è la mia idea dalla quale non schiodo”. Insomma, dopo 40 anni in televisione, Paolo non ha paura dei cambiamenti, ma anzi ne riconosce il valore, soprattutto in un’epoca di continuo mutamento, come quella attuale.
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Paolo Bonolis festeggia 40 anni di conduzione televisiva
E parlando di un suo storico programma, “Il senso della vita…“, Bonolis ha risposto a tutti quei fan che vorrebbero rivederlo in tv: “Ci penso spesso. È un programma di racconto e di pensiero che non può andare in seconda serata: il suo costo è alto e non può essere collocato in quella fascia. A malincuore dico che è un progetto meraviglioso verso il quale nutro affetto, ma non avrà futuro. Lo farà sui social qualcuno…” conclude. Che dire, una carriera senza infamia quella di Bonolis, che si può considerare oggi una delle figure più importanti della televisione italiana.